Home / APPROFONDIMENTI  / L’ARBITRO FISCHIA UN RIGORE INESISTENTE. L’ATTACCANTE LO SBAGLIA VOLONTARIAMENTE

L’ARBITRO FISCHIA UN RIGORE INESISTENTE. L’ATTACCANTE LO SBAGLIA VOLONTARIAMENTE

Un’altra bella pagina di sport e di fair play ci arriva questa volta dal Torneo Giovanissimi provincia di Avellino, Girone B, che si è svolto ieri. In campo si affrontano l’ASD Minarda Grotta e la Virtus Avellino. E’ una normale partita di un campionato giovanile come se ne vedono tante in giro nei week end sui campi di periferia dell’Italia calcistica. Ad un certo punto, però, avviene un episodio che la nostra Redazione, sempre attenta a raccontare il “Bello dello Sport”, vuole portare all’attenzione di chi ama e pratica questo sport.

Nel corso del secondo tempo della partita, l’arbitro, probabilmente alle prime armi, assegna un calcio di rigore alla squadra di casa, l’Asd Minarda Grotta, apparso chiaramente inesistente, anche secondo il parere di entrambi gli allenatori. La reazione del tecnico della Virtus Avellino è decisa: il suo portiere, come forma di protesta, deve allontarsi dalla porta e lasciare che l’attaccante avversaria realizzi senza la sua presenza tra i pali. Quando l’attaccante del Grotta, Giorgio C., si presenta sul dischetto, vedendo la porta sguarnita, ha già le idee chiare: “Non me la sento di segnare così”. E allora decide di calciare, volontariamente, sul fondo. Per lui tanti applausi, sia da parte dei suoi compagni che da parte degli avversari.

Ecco come ricostruisce l’episodio Paolo Fabbrizio, allenatore del Minarda Grotta, raggiunto telefonicamente dalla nostra Redazione. “Durante la gara, nel secondo tempo, l’arbitro di prima esperienza, assegna un rigore inesistente alla mia squadra. Sia noi che i dirigenti avversari eravamo concordi sul fatto che si era trattato di un evidente errore dell’arbitro, che però non non vuole tornare sui propri passi. L’allenatore ospite decide allora di togliere dalla porta il suo portiere, in segno di protesta. Il portiere, inizialmente, tentenneva, non voleva togliersi dalla porta perchè, sportivamente, voleva provare a parare il calcio di rigore. Però poi ha dovuto ubbidire alle indicazioni che gli arrivavano dalla sua panchina e quindi si è allontanato dalla porta prima dell’esecuzione dal dischetto. Allora l’attaccante della mia squadra decide deliberatamente di buttarlo fuori perchè non se la sentiva di fare gol in quelle condizioni. Quindi calcia e butta la palla fuori. Ovviamente tutte le persone presenti sugli spalti lo hanno applaudito e ha ricevuto i complimenti sia dai suoi compagni di squadra che dagli avversari”.

Il gesto del suo attaccante non è casuale. Rappresenta il coronamento di anni di lavoro e di insegnamento dei veri valori etici e sportivi che Mister Fabbrizio cerca di trasmettere ai suoi ragazzi. “Prima di essere allenatori o tecnici, siamo educatori perchè dobbiamo insegnare ai ragazzi prima i valori della vita. Solo dopo viene l’aspetto tecnico e sportivo. A noi non interessa il risultato, la nostra missione è tutt’altra”.

A fine partita anche il mister e la dirigenza della Virtus Avellino hanno voluto complimentarsi con il ragazzo per il bellissimo gesto e noi de Il Bello dello Sport ci auguriamo che episodi di fair play possano essere sempre più frequenti durante le competizioni sportive.

 

mesposito_it@yahoo.it

Il miglior modo per predire il futuro è crearlo!