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UN LIBRO CHE PARLA DEI TRIONFI DELLA JUVENTUS DALLA COSTRUZIONE DELLO STADIO ALLA FINALE DI BERLINO

Recensire libri non è certo il mio mondo, ma quando mi è stata data l’opportunità, non ho saputo dire di no. Ed ecco, che a sorpresa, mi arriva il primo libro da leggere e da recensire. “Fino alla fine” col sottotitolo “dallo Juventus stadium alla terza stella (e oltre): cronache di un quadriennio a tinte bianconere”. E già, sono certo che così si comprende meglio qual’è l’argomento principale che tratta.
Scritto da Davide G.G.Caci, nato a Torino nel 1989, scrittore, traduttore, consulente editoriale e, saltuariamente collaboratore per il portale TuttoJuve.com, con prefazione di Graziano Carugo Campi, un giornalista ironico e di grande talento che ama prendere e prendersi in giro.
Infatti, la sua prefazione è un tocco sarcastico ma, nello stesso tempo, concede lustro al lavoro di Caci.
Uno dei passaggi più belli è: “Scrivere di calcio e di sport, farlo per chi condivide una passione, è il dono più grande che possa avere uno scrittore, un giornalista, un pennivendolo o un semplice blogger di terza categoria: le emozioni uniscono scrittore e lettore […]”, dove effettivamente rende quello che è lo scopo di chi scrive di sport, che cerca di trasmettere le emozioni che quel pallone, ormai colorato, trasmette partita dopo partita.
L’opera, invece, è un racconto emozionale, di un tifoso bianconero da più generazioni, che rivive l’età moderna della Juventus, quella che va, appunto, dalla costruzione dello Juventus Stadium alla finale di Berlino, facendo un excursus passo passo di questi quattro anni di storia. All’autore non sfugge nessun particolare, nessuna sensazione (o emozione) è tralasciata. Racconta, con devozione, l’addio di Del Piero e, lascia cadere sulle pagine, quella lacrima che fuoriesce dall’emozione che un campione di tale portata ha strappato agli occhi di chi ha ammirato le sue gesta d’atleta d’altri tempi.
Racconta di come nasce ed evolve la Juve di Conte, della sua duttilità tattica e delle sue idee “Preoccupiamoci di fare le cose che noi conosciamo, di farle nel migliore dei modi, con l’intensità giusta, con la cattiveria giusta, con l’umiltà giusta e con la voglia di fare fatica, questa è la cosa più importante”.
Rivaluta e valorizza il ciclo di Allegri e lo fa riportando una sua dichiarazione: “Abbiamo comunque fatto una stagione straordinaria, giocando una grande finale […] abbiamo subito un gol da polli […], ma le finali spesso sono decise da episodi.
Insomma un libro per rivivere le emozioni che un tifoso juventino ha provato in questi anni di successi tanto rari tanto prestigiosi
E per riassumere tutto in poche parole attingiamo, ancora, un passaggio della prefazione di Graziano Carugo Campi: “C’è chi scrive la storia, e chi la legge”, chi coglie la sottile ironia e leggerà comunque la storia, lo farà con la consapevolezza di aver partecipato ed anche vinto.

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).