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A BARI UN SOLO TIFOSO DA VERCELLI: “PROBABILMENTE SARO’ DA SOLO ANCHE A SALERNO”

Una storia di passione e di attaccamento alla propria squadra del cuore, la Pro Vercelli. Un esempio di tifo positivo quello che ci ha raccontato Paolo Gagnone che sabato scorso ha seguito la squadra, da solo, in trasferta al San Nicola di Bari e che, probabilmente, seguirà da solo anche la trasferta di Salerno, tra qualche settimana.

Da quanti anni segui la Pro Vercelli? “Seguo la Pro da giovanissimo, da quando avevo 15 anni. Faccio parte del club Amedeo Rosa, un club nato da poco che vanta una cinquantina di iscritti. Lo utilizziamo come volontariato, facciamo delle iniziative, organizziamo anche degli incontri con le tifoserie avversarie, qualcosa di utile per il sociale. Ad esempio nella prossima trasferta giochiamo a Perugia e vorremmo raccogliere un pò di materiale e giochi per le popolazioni terremotate“.

Com’è stata l’accoglienza dei tifosi del Bari, sabato scorso? “E’ stata un’accoglienza magnifica, superlativa, mi hanno applaudito e mi hanno offerto da bere. Anche in giro per la città sono stato benissimo, mi hanno trattato veramente bene, ho socializzato senza alcun problema. Ho preso il bus-navetta per andare allo stadio, insieme ai tifosi locali, e ho intenzione di scrivere al sito ufficiale del Bari per ringraziarli per l’accoglienza e la cortesia mostrata nei miei confronti“.

Ti aspettavi tutto questo clamore per la trasferta “in solitaria”? “Credimi, questa trasferta mi ha cambiato la vita ! Avrò ricevuto mille tra richieste di amicizie su facebook ed email. Non mi aspettavo tutte queste attenzioni, assolutamente nulla di tutto questo. Anche perchè io sono andato semplicemente per seguire la mia squadra del cuore, non per farmi tutta questa pubblicità, di cui avrei fatto volentieri a meno“.

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E’ la prima volta che capiti da solo in trasferta ? “Si, devo dire che dopo tante trasferte questa è la prima che mi capita di essere da solo. Magari in tribuna c’era qualche altro tifoso della Pro, ma nel settore ospiti ero da solo questa volta. Io mi sposto sempre in treno, perchè essendo ferroviere mi risulta più comodo“.

Segui la Pro Vercelli dappertutto, sia in casa che fuori ? “In casa sono sempre presente, avrò perso solo una partita in casa negli ultimi anni. In trasferta diciamo che più della metà le faccio, non tutte anche per motivi familiari e di lavoro. Ma se posso mi organizzo volentieri. Con me viene spesso anche mio figlio, l’ho portato a Verona ed è stata una trasferta tranquilla, perchè quando vai da tifoso sportivo senza insultare l’avversario non c’è da temere nulla“.

Una riflessione sulla Pro Vercelli, si spera di soffrire di meno rispetto agli ultimi anni. “Abbiamo una squadra migliore rispetto agli ultimi anni, ma se giochiamo come contro il Bari la vedo difficile. La società ha cambiato l’ossatura della squadra, prendendo tanti giovani con un allenatore giovane. Abbiamo l’età media più bassa della Serie B, insieme al Brescia, quindi è stata fatta una politica di ringiovanimento. Io non sono un tecnico, però se i ragazzi in campo giocano con il cuore, la grinta, insieme ad una buona preparazione atletica, secondo me abbiamo possibilità di salvarci. Anche perchè vedo almeno sei o sette squadre con cui ce la possiamo giocare. L’obiettivo per noi è la salvezza, magari con una domenica di anticipo, evitando di soffrire fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata come è accaduto negli ultimi anni. Chi segue la Pro è abituato a soffrire!“.

Probabilmente sarà anche a Salerno, tra qualche partita. “Non so ancora se sarò presente. Mi organizzo di settimana in settimana. Pensa che a Bari ho deciso un paio di giorni prima. A Salerno si gioca di lunedì sera, devo ancora vedere i miei turni di lavoro. Alcuni colleghi di Salerno mi hanno parlato della città, è come se ci fossi già stato, nel senso che mi hanno spiegato tutti gli spostamenti, la metro, il lungomare. Praticamente non ho bisogno della cartina per arrivare all’Arechi“.

Fonte Foto: profilo FB di Paolo Gagnone

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