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Alla scoperta della Nazionale Italiana di calcio Trapiantati: il racconto di Katy Russo

La nostra storia nasce grazie a mio marito Paolo Ciarfella, che dopo aver fatto il trapianto di midollo nel 2000 a causa della leucemia, pensò bene di creare La Nazionale Italiana Calcio Trapiantati. La squadra è formata essenzialmente da ragazzi trapiantati che giocano a calcio, lo sport attraverso il quale cerchiamo di trasmettere il nostro motto. Così nasce la ‘nazionale italiana calcio trapiantati‘”. E’ Katy Russo, attuale Presidente dell’Associazione e membro della WTGF (Federazione Internazionale Giochi Trapiantati), a raccontare alla redazione del Bello dello Sport tutti i particolari.
Da chi è formata la Nazionale e qual’é il messaggio che veicolate? “La nazionale è composta da persone che sono state trapiantate di cuore, fegato, rene, polmone, midollo osseo, cornea, insomma ogni tipo di organo. Organizziamo delle manifestazioni per promuovere soprattutto la cultura della donazione degli organi e far capire alle persone che, dopo un trapianto, una persona può condurre una vita normale, perfino a fare sport. Abbiamo cercato di farci conoscere organizzando varie iniziative in giro per l’Italia. Gran parte delle nostre manifestazioni ormai sono diventate appuntamenti che si rinnovano di anno in anno. Facciamo in media dalle 10 alle 12 partite all’anno, e di solito giochiamo nel periodo che va da marzo ad ottobre, tranne in un paio di occasioni in cui la squadra si è riunita a dicembre, per esempio in occasione di un memorial a Siracusa dedicato a Salvatore Caia, ragazzo dell’associazione scomparso prematuramente”.
Come siete organizzati a livello territoriale? “Abbiamo sede a Ponsacco, in provincia di Pisa. Fisicamente non abbiamo altre sedi ma a livello regionale, virtualmente, abbiamo un consigliere che ci rappresenta. Come ho già detto prima, sono ragazzi trapiantati che provengono da ogni parte d’Italia”.
La Nazionale italiana di calcio trapiantati, che si configura come un’associazione di promozione sociale, regolarmente iscritta all’albo regionale, è “formata da tutti gli organi sociali”. Andando sull’aspetto più tecnico, la squadra ha una rosa formata da oltre 35 ragazzi trapiantati: ”A turno partecipano alle varie manifestazioni che generalmente si svolgono nei week end”. L’attuale allenatore della squadra è Giorgio Enzo, ex centrocampista di Lecce, Atalanta e Torino, che in carriera ha marcato anche Maradona e Platini. Ma come tutte le squadre, esiste un vero e proprio staff formato da massaggiatore, mental coach e accompagnatore.
Chi sono i vostri avversari in campo ? “Fino ad oggi non ci è mai capitato di fare una partita contro un’altra squadra totalmente di trapiantati, tranne che nella partita dimostrativa organizzata dalla WTGF a Málaga, in Spagna dove alcuni dei giocatori della Nazionale Italiana Calcio Trapiantati si sono confrontati con giocatori trapiantati di altre nazioni. Abbiamo sempre giocato con altre squadre formate da persone non trapiantate, contro giocatori di Serie A, contro vecchie glorie della Fiorentina. Ad una partita contro una squadra di ‘Striscia la notizia”, dove ha partecipato anche il Gabibbo. In quell’occasione abbiamo portato allo stadio oltre 2 mila spettatori. Quest’anno abbiamo aperto la stagione con il Marocco, una bellissima esperienza, e a breve potrebbero esserci tante belle novità”.
Il calcio è solo uno strumento per veicolare una corretta informazione sulla donazione di organi: ”Facciamo tanta informazione presso le scuole medie e superiori. Ogni nostra partita è preceduta da una manifestazione con oltre 200 bambini delle varie scuole calcio della zone oltre alle scuole di ballo, ginnastica, arti marziali. Le nostre manifestazioni hanno lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla cultura della donazione degli organi, unico rimedio a certe gravi malattie. L’anno scorso siamo stati onorati di aver ricevuto da parte di AICS un riconoscimento come squadra ufficiale a rappresentare l’Italia nel mondo. Da pochi giorni anche Aido, che è l’associazione italiana donatori organi, ci ha riconosciuto come squadra ufficiale e veramente ne siamo contenti ed orgogliosi”.
Fonte foto: www.nazionaletrapiantati.it

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