Home / ANEDDOTI  / “Il calcio dietro le quinte”: intervista ad Andrea Criscuolo, avvocato, tifoso della Salernitana e giornalista per passione

“Il calcio dietro le quinte”: intervista ad Andrea Criscuolo, avvocato, tifoso della Salernitana e giornalista per passione

Andrea Criscuolo è il protagonista della nuova puntata de “Il calcio dietro le quinte”. Il poliedrico avvocato salernitano, specializzato in Diritto del Lavoro, tifosissimo granata e giornalista per passione, ci ha dedicato un po’ del suo tempo, consentendoci, attraverso una lunga e piacevole chiacchierata telefonica, di raccontare la sua vita al fianco della Salernitana.

Qual è stata la prima gara della Salernitana che hai visto dal vivo?
“Risale al settembre 1975 quando, insieme a mio padre, fui spettatore, dal settore Tribuna dello stadio Vestuti, della sfida tra Salernitana e Reggina. Vincemmo 2-1 e ricordo che una delle due reti fu mesa a segno dal celeberrimo terzino Federico Marchi”.

Quali sono i momenti della storia granata a cui sei particolarmente affezionato?
“Ho due figlie e da sempre dico che la Salernitana è la mia terza figliola. Per me è una ragione di vita, una fede vera e propria, non a chiacchiere. Grazie alla mia squadra del cuore ho vissuto emozioni sportive davvero fortissime: basti pensare che al gol di Lazzaro al 94’ contro il Napoli gridai per oltre 10’ e poi per quindici giorni ebbi una colite molto forte! Le promozioni che ho vissuto nei fantastici anni Novanta sono state l’una diversa dall’altra da un punto di vista emotivo. Quella del ’90 è quella maggiormente rimasta impressa nella mente di tutto coloro i quali, come il sottoscritto, fino a quel momento avevano visto la Salernitana giocare solo al Vestuti. Col senno di poi e la giusta prospettiva storica, devo ammettere che la retrocessione dell’anno successivo si verificò in quanto, con molta probabilità, quella squadra non era pronta per competere adeguatamente nella serie cadetta. Tra le due vittorie di campionato centrate da Delio Rossi, sono rimasto maggiormente affezionato alla squadra del 1993-94. Personalmente ritengo che non sia un caso che lo stesso mister, col quale mi sento ancora oggi regolarmente, essendosi instaurato un bel rapporto di amicizia extra sportivo, l’abbia menzionata a memoria nella famosa intervista rilasciata a Pierluigi Pardo per rispondere alla domanda circa la squadra del suo cuore allenata durante la carriera”.

Parlaci un po’ delle amicizie che sei riuscito a creare nell’universo granata
“Tutti sapete il grande legame con Roberto Breda. Ci conoscevamo già quando militava nella Salernitana, poi il rapporto si è rinsaldato quando, alla luce del suo nuovo incarico di assessore comunale, si avvalse della mia consulenza per dirimere questioni inerenti il Diritto del Lavoro, materia nella quale sono specializzato. Lì nacque la vera grande amicizia che ci ha portato, nel corso degli ultimi anni, a fare addirittura le vacanze estive assieme, in compagnia anche di Carlo Ricchetti. Inoltre ho un bel rapporto con Mauro Facci, così come con Chimenti e Tosto. Saltuariamente mi sento con Gattuso, mentre Torrente e Mounard non solo sono miei amici, ma anche miei clienti”.

criscuolo e bollini

A quale presidente sei rimasto più legato?
“Sicuramente a Soglia. Era un presidente particolare, vulcanico, il primo tifoso della squadra. Nonostante alcuni limiti gestionali, Aliberti ci ha fatto vivere e vedere il più bel calcio, ma non mi sono mai legato in maniera viscerale. La proprietà attuale ci ha risollevato dalla melma. Io ed il club di cui sono addetto stampa (il Salerno 2010, ndr) siamo legati all’attuale presidenza per i bei risultati ai quali ci ha condotto: riponiamo massima fiducia in loro. Lotito, Mezzaroma e Fabiani sono consapevoli che le nostre critiche sono fatte sempre in maniera costruttiva e ci rispettano per la nostra coerenza”.

 Quali sono stati i gol più belli della Salernitana che hai visto finora? “Innanzitutto ti cito un episodio che ricorderanno i tifosi più di vecchia data, ossia il celeberrimo gol che venne realizzato durante la stagione sportiva 1985-86 da Perrotta. Era un funambolico attaccante calabrese e fu capace di realizzare una rete da cineteca ricevendo la sfera direttamente da rimessa laterale: dal vertice destro dell’area di rigore effettuò una girata al volo e fece insaccare il pallone all’incrocio dei pali. Poi ricordo con particolare piacere un altro gol esteticamente sublime che Ighli Vannucchi mise a segno nel campionato 1999-2000 contro il Vicenza all’Arechi per suggellare una clamorosa rimonta dallo 0-2 al 3-2: seminò in slalom come birilli tutti i difensori e, dopo essere partito dall’out di sinistra, fu in grado di convergere al centro e di battere il portiere con una gran conclusione sul secondo palo. Più recentemente, Merino realizzò contro l’Albinoleffe un gol strepitoso, beffando il portiere da metà campo”.

Qual è stata la trasferta più bella e tribolata che hai vissuto?
“Bella domanda. Tra le migliaia che ho fatto, credo che meriti una citazione quella di Acireale durante il campionato con Sonzogni allenatore. Partimmo in macchina da Salerno e ci recammo a Roma, prendemmo l’aereo per Catania e poi da Catania giungemmo ad Acireale grazie ad un amico. Vincemmo clamorosamente quella partita per 0-1, per effetto del celeberrimo ‘gollonzo’ di natica realizzato da Matticari. Al ritorno ripetemmo la stessa trafila per rientrare a casa”. criscuolo ed orilia

In un servizio a Sky hai raccontato di quando spostasti il matrimonio pur di non perderti i playoff promozione contro il Genoa: svelaci i dettagli di questo aneddoto e parlaci di come Sky decise di avvalersi della tua collaborazione nella rubrica sulle piazze di B
Sì, in pratica io e mia moglie, altra tifosa sfegatata della Salernitana avevamo programmato il matrimonio a maggio, ma ci riservammo la possibilità di spostarlo qualora ci fossero stati i playoff promozione da disputare. Purtroppo li disputammo e li perdemmo contro il Genoa: il matrimonio venne, pertanto, celebrato a giugno. Sky contattò Alessandro Ferro e Mario Ruggiero per confezionare un servizio in cui si coniugassero la parte giornalistica e la parte aneddotica con un tifoso che avesse una certa proprietà di linguaggio. Così la scelta è ricaduta sul sottoscritto. Peccato siano andati in onda solo due minuti su un’ora di registrazione”.

Hai altri aneddoti particolari?
“Ne ho a bizzeffe, ma te ne cito solo altri due. Il primo riguarda un episodio del campionato 2008-09, quando persi una delle poche partite della Salernitana in casa disputate dal 1975, anno da cui seguo la Salernitana, ad oggi. Ero testimone di nozze e seguii la partita in radiocronaca dall’auricolare, durante e dopo la celebrazione religiosa: una scena alla Diego Abatantuono! Il secondo riguarda il periodo in cui ho fatto lo speaker, durante la stagione sportiva 2002-03. Non è stata la mia unica esperienza al fianco della Salernitana, in quanto dal 1992 al 1998 ho curato le radiocronache per Radio Gamma e Radio Onda Libera. Pur avendo questa gavetta alle spalle e nonostante ancora oggi mi diletti da un punto di vista mediatico con varie collaborazioni televisive e su testate online, non ho mai acquisito il tesserino da giornalista. Ci tengo a precisare che non ho mai richiesto compenso per quanto fatto sulla Salernitana, in quanto per me ha sempre rappresentato, rappresenta e rappresenterà una passione”.

Parlaci, infine, della recente iniziativa del Salerno Club 2010   

salerno club 2010“In via Luigi Cacciatore 28, si è tenuta l’altra sera la cerimonia di inaugurazione della nuova sede sociale rimessa in sesto. Hanno presenziato i membri del club, capeggiato da Salvatore Orilia, il Sindaco Napoli, alcuni assessori comunali e una folta delegazione della Salernitana. Siamo felici di essere divenuti ormai un punto di riferimento e siamo contenti dei risultati che sta avendo la squadra.  Spesso siamo stati tacciati per filo societari, ma in molti dimenticano che siamo anche i primi a criticare, quando è necessario: ne è un esempio l’episodio del confronto avuto con i calciatori all’aeroporto di Trapani, tenuto dal sottoscritto in rappresentanza del mio club. Alle vecchie leve spetta il compito di provare a mitigare il gap generazionale nel mondo del tifo granata: dobbiamo fare in maniera tale che i ragazzi si affezionino maggiormente alla Salernitana”.

P.S.: Le foto inserite sono state pubblicate con il consenso dell’intervistato. Alcuni scatti che hanno corredato il pezzo portano la firma di Nicola Ianuale, fotografo ufficiale della Salernitana

corradobarbarisi@hotmail.it

Ingegnere elettronico di primo livello. Giornalista pubblicista dal 26 novembre 2015