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DANIELE PASA: “ALLO SPAREGGIO NON MERITAVAMO DI PERDERE, MA CON 36 PUNTI NON DOVEVAMO ESSERCI”

Daniele Pasa torna in panchina, accettando la proposta del Giorgione nel girone B dell’Eccellenza Veneta. Sostituisce Eugenio Sgarbossa, dopo la quarta sconfitta consecutiva che ha relegato la squadra di Castelfranco al penultimo posto in classifica. Oggi ha guidato il primo allenamento della squadra in vista della sfida di domenica contro Il San Donà.

La redazione de Il Bello dello Sport ha raggiunto telefonicamente Daniele Pasa che così si è espresso:”Ho accettato perchè al Giorgione sono stato tre anni e mezzo fa e mi sono trovato benissimo. E’ una società che ha una tradizione importante, ha fatto anche la serie C, una bella cittadina, vicino a casa. Qui tra l’altro ritrovo tanti amici. E poi ho ottimi rapporti con il Presidente e tutto l’ambiente e quindi mi sono messo a disposizione per dare una mano in questo momento di difficoltà“.

Quale modulo di gioco preferisci? 

Non sono fissato per un modulo particolare, non mi reputo un integralista. Cerco di adattare il modulo ai giocatori a disposizione, apportando dei correttivi alle diverse situazioni di gioco. Oggi ho svolto il primo allenamento, attualmente siamo penultimi, spero ci sia la possibilità per intervenire per potenziare l’organico. Il lavoro più grosso da fare in questo momento è sulla testa dei giocatori, per uscire da questa situazione“.

Da calciatore Daniele Pasa ha giocato due stagioni a Salerno, nel 1990/91, che culminò con la retrocessione in Serie C dopo lo spareggio contro il Cosenza, e nel 1991/92.

Che ricordi hai della finale di Pescara?

Ricordo che Tano Pecoraro, fotografo tifoso della Salernitana, al gol di Marulla nei tempi supplementari, ha spaccato la sua macchina fotografica in testa ad un suo collega di Cosenza, tra l’altro anche molto amici. E poi ricordo uno stadio pienissimo, con 15/18 mila salernitani e poi la grossa delusione finale“.

Quella fu un’annata davvero sfortunata.

Finimmo a pari punti con altre tre squadre, ci furono un pò di risultati strani, sfavorevoli a noi, e nella classifica avulsa noi e il Cosenza finimmo negli ultimi due posti e quindi costretti allo spareggio“.

Che ricordi hai di Salerno?

Una città che mi piaceva tanto. Abitavo a Vietri sul Mare, ma nel tempo libero frequentavo sempre il centro storico di Salerno. So che adesso Salerno è cambiata, è diventata una città spettacolare, con un bellissimo lungomare. Sono ritornato 4/5 anni, quando scesi per salutare alcuni amici“.

Un paio di settimane fa il Cittadella, dove gioca tuo figlio, ha incrociato la Salernitana. 

“Si, sono stato al Tombolato a vedere la partita, visto che nel Cittadella gioca Simone, mio figlio. Lì ho rivisto un pò di tifosi da Salerno presenti in tribuna, qualcuno ha voluto fare la foto insieme a me. E’ sempre un’emozione per me vedere la Salernitana”.

Ci sarai nella gara di ritorno all’Arechi?

Spero di esserci, devo trovare il modo per organizzare qualche giorno a Salerno per godermi la città e la partita”.

Secondo te quali potenzialità ha una realtà come Salerno?

Vorrei tanto che Salerno diventasse un pò come il Chievo del Sud, con la possibilità di fare un ciclo di 9/10 anni in Serie A, con un’organizzazione e una struttura per sostenere un ciclo importante. Credo che una città che ha storia, tradizione, tifo possa tranquillamente ambire alla massima serie. E’ chiaro che per fare bene nel calcio servono strutture e gente competente. Oltre a Salerno ci sono tante altre piazze importanti che sono nelle categorie inferiori, come la Triestina che l’anno scorso ha fatto fatica in Serie D, rischiando la retrocessione, o il Messina che fa fatica a ritornare su“.

Uno sguardo al futuro. Tra qualche anno ti arriva una chiamata dalla Salernitana, cosa fa Daniele Pasa?

Non so a piedi quanto ci metto ad arrivare a Salerno, ma me la faccio volentieri a piedi o in bici!“.

Fonte foto: profilo FB di Daniele Pasa

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