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DI CUNZOLO: L’ANTI DIVO DEL CALCIO CHE INSEGUE IL SUO SOGNO ATTRAVERSO IL SACRIFICIO E … L’ALLENAMENTO

“Può essere un eroe sia quello che trionfa sia quello che soccombe, ma mai quello che abbandona il combattimento”. Pietropaolo Di Cunzolo, un ragazzo che per coronare il suo sogno di diventare calciatore ha lasciato la sua città, i suoi affetti e i suoi amici ma che oggi, a 17 anni, è vicino alla meta, ma non vicinissimo. Tenace, combattente, appunto, ma non vincitore, talvolta sicuro di se, così si esprime sull’argomento: “Immagini che quando sono partito da Battipaglia non ero capace nemmeno di prendere un bus. Oggi sono indipendente e mi organizzo la mia vita come un adulto”.
La sua avventura al Nord comincia in tenera età quando, dopo essere stato convocato con la Rappresentativa Campania, incontra sulla sua strada Vincenzo Cetera.
“E’ stato un caso, mi fece questa proposta ed io sono partito subito senza pensarci due volte!”.
Pietropaolo voleva cullare il suo sogno ignaro. però, di tutti gli stravolgimenti che la sua vita avrebbe dovuto subire. Intanto, senza pensarci due volte mette il suo sogno nella valigia e saluta la sua terra e le sue comodità: “Non è stato facile. Le mentalità tra nord e sud sono diverse, ma io sono andato avanti con la forza che mi dava mia mamma che per me faceva tanti sacrifici. Questa scelta, devo dire, mi ha privato di tanti amici, quelli dell’infanzia, ma nello stesso tempo non riuscivo a staccarmi dal mio sogno”.
La sua avventura calcistica prosegue, dopo le giovanili, lo scorso anno approda nella Lavagnese (nella foto)

dove trascorre un anno difficile, almeno, nella prima parte della stagione: “All’inizio ho trovato differenze negli allenamenti. Era il mio primo anno con una società di serie D, anche se giocavo nelle giovanili. E’ cambiato tutto, in primis il metodo di allenamento e cominciavano a pesarmi anche alcune cose che vedevo intorno a me”.
Nel senso?
“Quando vedevo che le altre famiglie venivano a vedere i propri figli giocare, ed io in tribuna non vedevo mai i miei, non è stato facile mentalizzare questa situazione. Devo dire, però, che mia mamma ha fatto tutto il possibile, mi è stata vicina. Per me è stata non solo una mamma ma anche un padre ed una sorella. Le devo molto”.
Pietropaolo stringe i denti e supera anche questa difficoltà. A fine stagione poi arriva il sorriso: “Sempre grazie a Catera ho trovato una sistemazione incredibile per i miei occhi. Ho firmato con il Pontedera e sono felicissimo che una società come questa abbia puntato su di me!”.
Ora da buon eroe non lascia nulla di intentato. Mentre gli altri vanno al mare lui, invece: “Mi sto allenando. Mi sto facendo seguire da D’Antonio, un preparatore Uefa A, che mi allena con molta attenzione”. I sogni vanno inseguiti attraverso il sacrificio: “Mi alleno con costanza ed impegno. Il mare? credo che qualche giorno lo comincerò a fare la prossima settimana. Ora mi tocca sudare per non farmi trovare impreparato”.

foto profilo di Di Cunzolo

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).