MILANO – Al termine di “Futbol – Storie di calcio” abbiamo avvicinato Luca Ramella, autore e interprete dello spettacolo già portato in scena lo scorso anno, sempre a Milano e che, dalle prossime settimane, sarà riproposto nei teatri di altre città lombarde e non solo. Ramella, attore e regista teatrale, socio fondatore dell’Associazione “In scena Veritas”, rende omaggio allo scrittore argentino Osvaldo Soriano e ad un calcio d’altri tempi, lontano dal business e da contratti faraonici. “Il calcio è sempre stato una delle mie grandi passioni. Desideravo da tanto tempo mettere in scena uno spettacolo che coniugasse teatro e calcio”, ci confida l’attore pavese, “in questi anni non avevo mai trovato un modo interessante per farlo. Poi ho letto delle storie interessanti, mi sono informato, ho approfondito e quando ho trovato tutti i miei riferimenti, ho deciso finalmente che sarebbe stato il momento giusto”. Un viaggio nella storia del calcio, che non tocca il calcio moderno:”Nel mio spettacolo non faccio riferimenti al calcio di oggi, perchè non è una cosa particolarmente interessante dal mio punto di vista. Ho avuto la fortuna di aver vissuto in un’epoca buona dal punto di vista calcistico, avendo visto il calcio degli anni ottanta. Poi, tutto quello che viene dopo, è diventato, a mio avviso, tutt’altra cosa. Mentre prima c’erano tante storie vere”. Uno spettacolo dove emerge tanta nostalgia per un calcio che non tornerà più:”Si, un pochino sicuramente c’è. Infatti i racconti di Osvaldo Soriano sono intrisi di nostalgia buona, verso un calcio che non c’è più ma in cui crediamo ancora”. E ora “Futbol” scenderà in campo, è il caso di dire, in altri teatri:”E’ il secondo anno che portiamo in scena questo spettacolo. Abbiamo avuto un ottimo riscontro per cui lo porteremo in altri teatri, a Pavia, a Genova ma anche in un tour estivo”.

Alcuni momenti dello spettacolo