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IL GIORNALISTA COLANGELO RACCONTA LE EMOZIONI PER L’ESORDIO IN A DEL BENEVENTO

“A livello personale avrei risposto che non stavo nella pelle per l’ansia spasmodica fisiologica. Ora non è che non sia così, però vivo questa storica prima volta con uno stato d’animo diverso alla luce del debutto negativo in Coppa Italia. Perdere 0-4 tra le mura amiche contro il Perugia, squadra di categoria inferiore e largamente rimaneggiata, è stata un campanello d’allarme. Sono il primo tifoso della squadra, ma il ruolo che ricopro a livello professionale mi impone, deontologicamente parlando, di essere obiettivo: temo che la squadra giallorossa ancora non sia ben attrezzata per sostenere adeguatamente questo campionato e credo che necessiti di ulteriori innesti provenienti dal mercato. La città vive questa esperienza come una favola ed i numerosi abbonamenti sottoscritti (circa ottomila) ne sono la riprova. Benevento vivrà questa stagione in punta di piedi, sostenendo la squadra in ogni momento cruciale, impegnandosi a non abbattersi nelle sconfitte, anche quando saranno particolarmente pesanti. I tifosi non vogliono farsi trovare impreparati al grande appuntamento contro la Sampdoria e sosterranno la squadra cospicuamente: un migliaio di tifosi si recheranno, infatti, al Ferraris”.
Queste le emozioni e le paure di Antonio Nazareno Colangelo, giornalista de “Il Sannio Quotidiano” e conduttore radiofonico di “Radio Città Benevento” raccontate a poche ore dall’esordio del Benevento in massima serie.

Cosa ti aspetti dalla gara contro la Sampdoria?

“Inizieremo questa avventura in uno stadio magico. Alcuni speravano di incontrare subito una corazzata, altri auspicavano di giocarsela contro una diretta concorrente per la salvezza: personalmente ritengo che non ci possa essere un impianto migliore nel quale esordire per l’atmosfera che si respira a Marassi. Il Benevento conosce bene questo stadio, avendo affrontato i blucerchiati in Coppa Italia nel passato. La squadra di Giampaolo ha dimostrato di essere già in forma campionato battendo il Foggia nella manifestazione tricolore: trattasi di una compagine contraddistinta da grossa personalità e qualità negli interpreti. Sarà certamente difficile riuscire a portare punti a casa, specie alla luce di qualche problema di formazione in attacco”.

Quale squadra di A non vedi l’ora di incontrare e con quale calciatore sogni magari di fare un selfie ricordo?

“Ti do una risposta che forse ti spiazzerà: la Lazio. Da bambino ero tifosissimo dei biancocelesti, poi ho iniziato a seguire le sorti del Benevento dai 13 anni in poi. Era il campionato di C2 culminato nella promozione in C1 attraverso i playoff, l’ultimo vinto prima della maledizione degli undici persi consecutivamente interrotta lo scorso anno. Non sono solito affezionarmi particolarmente ad un calciatore, ma ti dico che gradirei fare una foto con Lulic, capitano e uomo simbolo della storica vittoria di Coppa Italia nel derby contro la Roma di qualche anno fa. Aggiungo che avrei piacere nello scambiare qualche parola con Francesco Acerbi del Sassuolo, la cui storia del tumore sconfitto ha emozionato tutti. Tra l’altro, è da anni una delle mie colonne al fantacalcio, per il quale quest’anno ho attinto dalla rosa del Benevento con gli ‘ingaggi’ di Lucioni, Letizia e Ceravolo”.

Cosa ci dici su Coda e sugli innesti di cui secondo te necessita la squadra?

“E’ un calciatore molto forte, animato da voglia di ritornare a calcare il palcoscenico della massima serie. Ha disputato un ottimo precampionato, mettendo lo zampino in diverse marcature. Baroni lo ha richiesto espressamente e ha fatto chiaramente intendere che è lui il titolare in attacco. Personalmente l’ho trovato un po’ sottotono nel match contro il Perugia, ma ciò è fisiologico ad inizio stagione per calciatori della sua stazza. Il Benevento ha bisogno almeno di un calciatore per reparto. Vedremo come si risolverà la questione relativa alla presunta cessione di Ceravolo al Parma. Nel caso, forse si renderà necessario l’ingaggio anche di un’altra punta. La roboante sconfitta interna contro il Perugia ha fatto sì che molti calciatori abbiano declinato le offerte pervenute loro: trattasi di Kishna, Hiljemark e Konè”.

Quali saranno le rivali per la salvezza?

“Sarei poco originale se dicessi Crotone, Verona e Spal. Il campionato dello scorso anno insegna che le sorprese sono sempre dietro l’angolo: chi si sarebbe aspettato la retrocessione dell’Empoli o i problemi vissuti dal Genoa? Gioverebbe al Benevento una situazione con molte squadre invischiate nella lotta per non retrocedere”.

Corrado Barbarisi

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).