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KEVIN MARULLA: “MIO PAPA’ E’ STATO L’ANTIDIVO. QUEL GOL CON LA CRONACA DI PIZZUL L’HO RIVISTO TANTE VOLTE”

Kevin Marulla, attualmente team manager del Cosenza, figlio del bomber Gigi, è da pochi giorni alle prese del corso di Direttore Sportivo che, a suo dire: “seguo un corso che abilita a diventare direttore sportivo ma non solo. Questo corso mi permette anche di poter fare il Direttore Generale e migliorare quella che è la mia professione attuale, vale a dire il team manager. Io sono orgoglioso di partecipare a questo corso come lo è anche il Cosenza perché così si ritroverà nel suo organico professionalità importanti che possono dare lustro alla società”.
Questo corso è anche una spinta a fare meglio e ad ambire a lavorare a livelli più alti?
“Faccio della mia passione una professione e spero un domani di calcare palcoscenici più importanti e perché no col mio Cosenza?”.
Ma il cognome che porti ti è di peso oppure ti ha aiutato in questa professione?
“Questo cognome adesso mi rende orgoglioso perché quello che papà ha rappresentato per il calcio l’ho capito solo dopo la sua scomparsa. Quando lui giocava ero ragazzino e dopo la tragedia grazie a testimonianze e ricordi di altri amici sono riuscito a capire cosa rappresentasse papà. Oggi posso dire che mio padre mi ha trasferito dei valori importanti e questo mi ha aiutato ad intraprendere questa professione”.
Per lui suo padre è stato “l’antidivo una figura del passato lontano che non si è mai sentito una star, non è mai stato troppo vanitoso e non si è dato mai delle arie, ma io lo definisco un giocatore del popolo”.
Ma uno dei gol più importanti della sua carriera suo papà lo ha siglato nel famoso spareggio di Pescara, ha dei ricordi di quella gara e della sua preparazione?
“Avevo quattro anni e quindi ricordi di quel periodo non ne ho. Ma posso dire che quel gol con la cronaca di Pizzul l’ho rivista un migliaio di volte. Grazie a quella rete mio padre ha lasciato un segno indelebile a Cosenza. Però quello che mi è stato detto, anche da giocatori della Salernitana, che papà a fine gara andò a stringere la mano ai giocatori sconfitti. Questo dimostra la sua umanità e rispetto per chi aveva perso una gara che valeva una stagione”.
kevin marulla a 4 anni
Durante la conversazione Kevin ci parla anche del suo rapporto con alcuni amici salernitani: “Ne approfitto per salutare i miei amici salernitani Gianmarco, Federica, Claudia e Mariagiulia. Quando ero piccolo giocavo sempre con loro in vacanza e questo bel rapporto è rimasto nel tempo. Quando seppero che ero il figlio di Gigi Marulla mi confessarono candidamente che ne avevano dette tante contro papà quel giorno. Ma, la nostra, è un’amicizia che continua ancora oggi”.

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).