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A LEZIONE DA VITO LAUDANI GALVAGNO: LO SCHEMA CORPOREO

Possedere un buon schema corporeo permette di organizzare le sensazioni del proprio corpo in rapporto con i dati del mondo esterno.
Il processo di strutturazione della schema corporeo potrebbe apparire piuttosto lungo, ma oltre che alla maturazione di sistemi ed apparati, è
profondamente legato allo sviluppo ed al controllo di alcuni fattori:

• controllo respiratorio
• equilibrio statico e dinamico
• definizione e coordinazione della lateralità
• coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica
• strutturazione spazio-temporale
• controllo del tono e rilassamento muscolare
• percezione posturale
• coordinazione dinamica-generale

ESEMPI DI ATTIVITA’
• riconoscere parti del proprio corpo in condizione statiche e dinamiche
• andature imitative
• identificare parti del corpo nei compagni
• successioni di posture
• trovare l’equilibrio statico e dinamico
• eseguire movimenti e attività con l’arto preferito,spostarsi lateralmente
• posture
• presa di coscienza e controllo dell’attività respiratoria
• mobilizzazione della colonna vertebrale
• presa di coscienza e rinforzo dei muscoli addominali e dorsali
• capovolta avanti e indietro

SCHEMI MOTORI DI BASE

Si chiamano così perchè sono fondamento di tutti i più complessi gesti motori dell’essere umano. Si organizzano nel bambino dai 5 ai 9-10 anni.
Quando nel movimento sono coinvolti i segmenti corporei, senza spostamento dinamico nello spazio di tutta la massa corporea si parla di SCHEMI CORPOREI POSTURALI STATICO-DINAMICI.
Nel caso in cui nel movimento sia coinvolto tutto il corpo che si sposta dinamicamente nello spazio si parla di SCHEMI MOTORI. Gli smb,nella loro graduale evoluzione, si “appoggiano” a determinati fattori, anch’essi in fase di sviluppo, chiamati PREREQUISITI.
Indispensabili per il corretto funzionamento della funzione motoria sono alla base dello sviluppo socio-affettivo, della scrittura, della lettura, delle funzioni intellettuali.

STRUTTURALI FUNZIONALI

– scheletrici – strutt. Schema corporeo
– articolari – strutt. Lateralità
– legamentosi – coordinazione globali
– muscolari segmentati
– fisiologici – acquisizione equilibri
– neurologici – perc. spazio-tempo

• SCHEMI

MOTORI POSTURALI STATICO-DINAMICI

camminare flettere
correre estendere
saltare addurre
afferrare,lanciare,calciare abdurre
rotolare,strisciare ruotare
arrampicarsi slanciare

CAPACITA’ COORDINATIVE GENERALI

LA CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO MOTORIO: è la capacità che si manifesta per l’apprendimento di nuovi movimenti.
Infatti continue ripetizioni di gesti/movimenti fra loro simili, consolidano i processi di controllo che regolazione degli atti motori medesimi fino a divenire un’intrinseca capacità.

CAPACITA’ DI CONTROLLO MOTORIO:

è la capacità di controllare il movimento in fase esecutiva, rispettando i parametri
ritmici, spaziali e temporali, al fine di perseguire il programma di azione prefissato.

CAPACITA’ DI ADATTAMENTO:

è la capacità di modificare un movimento adattandolo o trasformandolo,in rapporto
all’improvviso variare delle condizioni esterne o interne, senza pregiudicare la riuscita
del risultato previsto.

CAPACITA’ COORDINATIVE SPECIALI

CAPACITA’ DI ACCOPPIAMENTO E COMBINAZIONE DEI MOV.:

Capacita’ di coordinare in modo opportuno tra di loro gesti diversi, successioni di
movimenti o di singole fasi di movimento, per realizzare un unico gesto finalizzato.

CAPACITA’ DI DIFFERENZIAZIONE:

capacità di esprimere una grande precisione con meno dispendio di energia, tra
singole fasi del movimento o tra movimenti di varie parti del corpo.

CAPACITA’ DI EQUILIBRIO:

capacità di mantenere il corpo in condizioni di equilibrio o di mantenere e ristabilire
tale condizione nel corso di movimenti e spostamenti.

CAPACITA’ DI ORIENTAMENTO ( spazio temporale ):

capacità di determinare e variare la posizione e i movimenti del corpo nello spazio
e nel tempo in relazione a punti riferimento definiti.

CAPACITA’ DI RITMO ( RITMIZZAZIONE ): capacità di esprimere un ritmo nelle
azioni motorie.
CAPACITA’ DI REAZIONE: capacità di eseguire rapide azioni motorie in risposta a uno
stimolo.
CAPACITA’ DI TRASFORMAZIONE:

capacità di adattare e trasformare o di sostituire l’azione motoria programmata
e in svolgimento in base al variare della situazione.

A completamento,altre qualità richieste nel gioco del calcio sono:

CAPACITA’ DI PERCEZIONE DELLA RELAZIONE SPAZIO TEMPORALE:

capacità di adattare e apprezzare le parabole descritte dalla palla in movimento.

CAPACITA’ DI ANTICIPAZIONE:

è la capacità di utilizzare le proprie risorse gestuali, definendola una specificità della
capacità di reazione. La capacità di anticipazione permette, sulla base di esperienze
precedenti e sull’attivazione delle funzioni cognitive, di prevedere l’andamento, le
successioni e gli esiti di un’azione e di programmare conseguentemente i propri
compiti motori.

CAPACITA’ DI FANTASIA MOTORIA:

è la capacità di utilizzare le proprie qualità gestuali,cognitive e espressive,in modo
originale e creativo per risolvere problemi motori, tecnici e tattici,consentendo inoltre
di utilizzare le potenzialità individuali, gli spazi e gli oggetti al di fuori degli stereotipi
e degli schemi rigidi e imi

VITO LAUDANI GALVAGNO: “NELLA MIA METODOLOGIA HO SEMPRE DATO PRIORITA’ ALL’EDUCAZIONE E ALLA LIBERTA’ DEI BAMBINI”

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).