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MAZZONE SCOPRE IL TALENTO DI FRANCESCO TOTTI… ECCO COME: IL RACCONTO.

Ieri Francesco Totti ha festeggiato 40 e mentre tutti si ricordano di lui e delle sue prodezze, la pagina Facebook “Aneddoti Calcistici”, invece ricorda l’incontro tra mister Mazzone e il sedicenne Francesco Totti. E da li che parte l’avventura del “pupone”, di colui che ha amato Roma fino a rinunciare al successo personale pur di indossare sempre la maglia della propria squadra del cuore. Forse rimane l’ultimo baluardo di un calcio che sta finendo.
Ecco il racconto di Carlo Mazzone: “Il giovedì ero solito organizzare una seduta di allenamento molto severa per provare gli schemi scelti in vista della partita della domenica successiva. A seconda dei vuoti da colmare o delle esigenze tattiche dicevo a Menichini, che era il mio vice, e agli altri collaboratori: “Ah regà, me servono un trequartista e un centrocampista esterno”. E loro andavano con le mie richieste da Luciano Spinosi, l’allenatore della primavera.
Una volta riunito il gruppo, provavo quello che volevo che si provasse e poi come premio formavo due squadre e organizzavo una partitella in allegria: “Va bè, ragazzi, avevo finito. Mo fate la partita, giocate bene io vi guardo e chi perde domani porta i bignè cò a crema…”
Andai in panchina e guardai la partita e già mi immaginavo i bignè, perché la metà me li mangiavo io…Mi cadde l’occhio su un ragazzino che non avevo mai chiamato, aveva velocità di gambe e di pensiero, grande tecnica di base e abilità di dribbling, potenza di tiro, insomma tutto. Rimasi come folgorato perché quel ragazzino era già superiore alla media dei miei giocatori, era fuori dalla normalità.
Mi ricordo che chiamai Menechini e gli dissi: “Senti ‘na cosa, hai visto quel ragazzino? È proprio bravo bravo, come si chiama?”
Non sapevamo neanche che nome avesse. Allora gli dissi: “Vojo sapè tutto de lui, nome, cognome, età e se va sul motorino…”
Lo vojo in prima squadra fino a sabato, ma non da solo, chiamane altri tre, così camuffiamo, perché poi i giornalisti iniziano a scrivere: “Mazzone lancia tizio…e nun va bene”. Chiamamelo un po’ che ci parlo.
“Come te chiami ragazzì?”
“Mister mi chiamo Francesco…”
“Ciao Francesco, fino a sabato stai con noi, ma mi hanno detto che vai in motorino, lascialo sta ‘sto motorino che bene che va te piji la bronchite e me saltano i piani…”
Quel ragazzino di poco più di sedici anni era Francesco Totti, ovviamente non lo mollai più e lui mollò il motorino”.

FONTE E TESTO TRATTO DALLA PAGINA FACEBOOK “ANDEDDOTI CALCISTICI”

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