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ROMEO SALUTA SALERNO E LE COMPAGNE DI SQUADRA. GROSSE EMOZIONI PRIMA DELLA GARA CONTRO DOSSOBUONO

Trattiene a stento le lacrime mentre aspetta che le sue compagne la vadano a salutare prima dell’inizio della gara di campionato tra la Jomi Salerno e Dossobuono. Lacrime che vorrebbero dire mi dispiace che avrebbe ancora voglia di giocare di correre e di segnare qualche gol dalla sua posizione preferita. Vorrebbe provarci a ridere su, vorrebbe provare a coprire il suo disappunto con delle bugie, ma non può far altro che nascondere le sue lacrime. Lei è forte. Le trattiene con il coraggio di un guerriero che non vuole mostrare al nemico la sua debolezza.
Ora non c’è più niente che lei possa fare. Vuole solo dire alle compagne, ai tifosi che lei li ha amati più di ogni altra cosa. Per lei la Jomi era una seconda casa. Una famiglia.
Ma, all’improvviso le strade si sono divise.
Più volte ha provato a riderci su, più volte, durante la gara, ha riavvolto il nastro dei suoi anni a Salerno per cercare di rivedere delle immagini dove la ritraevano felice. Più volte ha pensato che quella squadra avesse ancora bisogno di lei, del suo coraggio di tirare dal cilindro qualche realizzazione nei momenti più difficili delle partite.
Ha parlato con tutti senza mai esternare il suo disappunto. Ma si leggeva da lontano che la sua delusione era immensa. A volte lo sport non è riconoscente, non conosce sosta e deve pensare velocemente. La domanda è: “Sarà una decisione giusta?”
Intanto la Romeo non potrà, per questa stagione, giocare: “Fino a fine anno non potrò firmare con nessun’altra squadra. Resterò ferma in attesa di capire se il prossimo anno troverò una squadra. Intanto mi iscrivo in palestra e mi alleno così”.
Queste le sue parole. Ma l’affetto e il suo sguardo hanno fatto il resto.
Poi gli ultras della Jomi le regalano un ultimo abbraccio, un grande e profondo abbraccio. Poi la partita ha inizio e lei resterà mesta sulle tribune a salutare il suo passato.

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).