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UN ANNO PIENO DI SODDISFAZIONI, MA….. IL BELLO, DELLO SPORT, DEVE ANCORA EMOZIONARE

Un anno è passato, (manca poco per festeggiare il nostro primo compleanno), un anno che ci ha dato tante soddisfazioni e, come spesso accade, anche tante delusioni, nella vita come nella pubblicazione delle notizie che ci hanno tenuto compagnia in questo 2016 che ormai conta le ore per andare definitivamente in archivio.
Quando “Il Bello dello Sport” si affacciò nella rete non pensavamo minimamente di avere un seguito così importante, ma in realtà, oggi, non voglio parlare di numeri ma del progetto che avevamo in mente facendo un flash back delle cose belle e interessanti che abbiamo avuto il piacere di pubblicare.
L’articolo che più mi ha emozionato e che ha ricevuto un certo successo è stata la storia di Andrea Nalini, ragazzo semplice e lavoratore, che per poter giocare a calcio ha dovuto lavorare come operaio in attesa che la Salernitana gli facesse un contratto da professionista. La storia di Andrea fu subito ripresa anche dalla “Repubblica” ed è stato il nostro primo vero successo da un punto di vista “giornalistico”.

ANDREA NALINI: DA OPERAIO ALLA SERIE A

Quella spinta ci fece capire che il “percorso emozionale” era quello giusto. A noi piace parlare del calcio giovanile, del calcio femminile e delle storie e delle speranze che legano questo mondo del calcio e dello sport. A proposito di sport. Si sa che le Olimpiadi producono un fascino tutto particolare e anche noi ne rimaniamo, ogni quattro anni, catturati. Ma questa volta la storia olimpica che più ci ha emozionato è stata quella della squadra di arcieri al femminile e, in particolar modo, quella di Claudia Mandia che ci ha raccontato le sue emozioni e la delusione di essere stata ad una sola freccia dal podio

CLAUDIA MANDIA, AD UNA SOLA FRECCIA DAL PODIO, RACCONTA LE SUE EMOZIONI OLIMPICHE

Ma alle Olimpiadi ci sono anche le squadre di calcio femminili e, noi del Bello dello Sport abbiamo intervistata una giocatrice dell’Australia:

CHLOE LOGARZO: “IL CALCIO LA MIA VITA, LE OLIMPIADI IL MIO SOGNO!”

Di cose carine ne abbiamo pubblicate ora, mentre scrivo, mi viene in mente la storia raccontata dall’amico Matteo Esposito, sempre alla ricerca di cuore e passione. Nella fattispecie, riproponiamo l’intervista a Nonno Ciccio, tifoso del Foggia, che racconta la sua storia che è passata dai campi di guerra ai campi di calcio:

LA STORIA DI NONNO CICCIO, DAI CAMPI DI GUERRA AI CAMPI DI CALCIO

Ma la nostra mission non finisce qui, pensiamo che il mondo del calcio giovanile vada radicalmente cambiato, ci sono troppe cose improvvisate o che non vanno bene. Allora ci capita l’occasione di intervistare un maestro del calcio ungherese che ci racconta come l’Ungheria abbia rivoluzionato il calcio dei giovani al fine di produrre talenti per la nazionale maggiore:

GABOR HEGEDUS: “IN UNGHERIA OGNI SQUADRA E’ COSTRETTA AD AVERE CATEGORIE UNDER 13”

Non abbiamo fatto mancare nulla, neanche le idee innovative e, forse rivoluzionarie dell’ormai amico Vito Laudati Galvagno che ci ha raccontato le sue idee regalando una sorta di canovaccio su cui riflettere e migliorare. Ora in questo breve spazio non possiamo inserire tutte le pubblicazioni a lui dedicate, ma proviamo a darne un piccolo saggio come la sua esperienza in Congo:

VITO LAUDANI GALVAGNO: “L’ESPERIENZA IN CONGO CON L’UJANA E’ STATA MERAVIGLIOSA. AL PROSSIMO TORNEO DI VIAREGGIO FARANNO ANCORA MEGLIO”

e una breve storia di quello che lui ha ideato e pensato per migliorare il calcio, soprattutto, giovanile:

VITO LAUDANI GALVAGNO: “NELLA MIA METODOLOGIA HO SEMPRE DATO PRIORITA’ ALL’EDUCAZIONE E ALLA LIBERTA’ DEI BAMBINI”

ancora, l’intervista al campione del Mondo Perrotta:

SIMONE PERROTTA: “STIAMO PROPONENDO UN PROGETTO ALTERNATIVO PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLO SPORT IN ITALIA”



Non ci siamo limitati all’Italia, abbiamo dato uno sguardo anche all’estero, cominciando da Paco Seirulo, preparatore del Barcellona e della Spagna:

PACO SEIRULO, PREPARATORE DEL BARCELLONA DI GUARDIOLA E DELLA SPAGNA, DICE LA SUA SULLA PREPARAZIONE E SUL RISCALDAMENTO

di come gli educatori in Spagna trattano i propri piccoli:

IL BELLO DELLO SPORT INCONTRA UN EDUCATORE SPAGNOLO CHE CI SPIEGA LA METODOLOGIA UTILIZZATA NELLA PENISOLA IBERICA

e di come in Venezuela i bambini sognano il calcio italiano:

JOSE’ CUSATI, DEPORTIVO VENEZUELA: “NEL SUD AMERICA I BAMBINI NASCONO PER GIOCARE IN ITALIA”

Per non dilungarci troppo vogliamo anche dire che siamo stati vicini ed attenti al mondo dei giovani talenti campani e, nella fattispecie, di tre ragazzi speciali che inseguono un sogno, in modo differente, ma avendo lo stesso fine, giocare a calcio:

PIETROPAOLO, UN RAGAZZO CHE ‘STUDIA’ PER DIVENTARE CALCIATORE. IL RACCONTO DELLA MADRE

DAL PARCO MERCATELLO AL SOGNO JUVENTUS…CON UN CUORE GRANATA. LA STORIA DI LUCIANO PISAPIA

AGRESE: ADILETTA È UFFICIALMENTE DELL’UDINESE

Sicuramente dimentichiamo qualcosa di questo anno fantastico, ma se siete curiosi troverete tutto quanto nel sito www.ilbellodellosport.it

vi lasciamo un solo indizio:

RICCARDO PERPETUINI: “HO LASCIATO IL CALCIO. BAMBINI NON FISSATEVI SOLO SULLO SPORT”

BUON 2017 A TUTTI VOI DALLA REDAZIONE

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).