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Betturri: “La storia e la rinascita del Trastevere”

Roma calcistica non è rappresentata solo da Roma e Lazio, ma preserva gelosamente una terza anima ruspante e genuina, che rappresenta, con spiccato senso di identità e di appartenenza, uno dei rioni più caratteristici della Capitale: Trastevere. Passeggiando per le strade della nota zona, ci è capitato di imbatterci nello store ufficiale della società, laddove abbiamo incontrato Flavio Betturri, affabile direttore generale della gloriosa società romana che ci ha rilasciato una lunga ed interessante intervista a 360°.

ds trastevere

Bilancio di questa prima parte della stagione?
“Siamo attualmente quinti, ai piedi della zona playoff. Abbiamo conseguito ieri un ottimo 0-0 a Latina. Stiamo rispettando le aspettative della vigilia, lo scorso anno abbiamo sfiorato la promozione, proseguiamo il nostro progetto volto a valorizzare i giovani talenti emergenti romani: quest’ultimo aspetto ci facilita sul rettangolo verde perchè tra i ragazzi c’è una bella intesa.

Raccontaci il passato del Trastevere

“Siamo una società gloriosa, l’unica ad aver mantenuto la medesima denominazione a partire dal dopo guerra. La società è rinata nel 2012, dopo 25 anni di inattività della SMIT (Santa Maria in Trastevere, dal nome della piazza centrale del rione) e nel giro degli ultimi anni abbiamo effettuato la scalata fino alla serie D, compiendo un solo balzo mediante l’acquisizione del titolo di Promozione. Nel 2013-14 abbiamo avuto come tecnico Sergio Pirozzi, attuale sindaco di Amatrice, col quale abbiamo proseguito la partnership in seguito al violento recente terremoto, promuovendo una raccolta fondi attraverso il ricavato della vendita di maglie. Abbiamo, inoltre, una sponsorizzazione con la Comunità di Sant’Egidio, avente sede a Trastevere, legata da un forte rapporto col Papa”.

Parlaci del tifo e dei colori sociali
“Possiamo contare sull’apporto di 1200 sostenitori che mediamente assistono alle nostre gare presso il Trastevere Stadium, un gioiello di proprietà che sorge sul Gianicolo negli ambienti di villa Pamphili e che questa estate ha ospitato la Reggiana in Coppa Italia. Abbiamo uno store ufficiale laddove vendiamo il materiale sportivo contraddistinto dall’amaranto e dal bianco, i colori del rione. Il nostro stemma, raffigurante un leone, è richiamato in ogni angolo di Trastevere; i nostri tifosi contribuiscono ad avuire il senso di appartenenza mediante le loro pezze aventi la dicitura “R13″, tesa a ricordare il fatto che Trastevere è il rione 13 di Roma”.

Cosa cambieresti in LND?

“Personalmente provvederei ad una riforma strutturale del sistema con una D contradistinta da meno gironi e meno squadre: per salvarsi è necessario un esborso da 300.000 euro annui circa, per vincere il torneo quasi un milione. I costi delle trasferte sono eccessivi ed i rimborsi spese della FIGC Lazio sono irrisori. Il meccanismo del regolamento playoff in merito alla graduatoria ripescaggi in terza serie va rivisto e vanno eliminati i limiti di età per i calciatori: se uno è bravo, deve giocare. Abbiamo esempi illustri di grandi campioni del passato come Rivera, Maldini e altri.

Quali sono vostri progetti portati a termine e quali sono in corso?

“Stiamo facendo un bel lavoro sul settore giovanile, di cui sono responsabile: le nostre selezioni hanno riportato diverse coppe in bacheca di recente. Inoltre abbiamo un annuario della società che narra delle sue vicende dal 1926, anno di fondazione del club al 2015”.

Quali nomi illustri sono legati al Trastevere?

“Il grande Francesco Totti (stagione 1986-87) e Bruno Giordano (trasteverino doc), nonchè Fulvio Bernardini, ex giocatore ed allenatore, nonchè personalità a cui è intitolato il centro di Trigoria, ha mosso i primi passi da mister nel nostro club”.

ritaglio giornale - roma trastevere

tessera figc di Francesco Totti

corradobarbarisi@hotmail.it

Ingegnere elettronico di primo livello. Giornalista pubblicista dal 26 novembre 2015