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Buon compleanno Fantozzi, ragioniere dallo spirito sportivo

Il 27 marzo 1975 migliaia di italiani guardano, per la prima volta, al cinema il film Fantozzi, per la regia di Luciano Salce. Nelle vesti di un “ragioniere” sfigato e un po’ maldestro, il compianto Paolo Villaggio.

Il personaggio di Fantozzi, in realtà, nasce in televisione nel 1968, in occasione di Quelli della Domenica: il suo creatore è proprio il comico genovese che lo ha interpretato. Divenendo successivamente un romanzo, scritto dallo stesso Villaggio e pubblicato da Rizzoli nel 1971.

Il bello dello sport, nel suo piccolo, vuole rendere omaggio al ragioniere proprio in occasione di una ricorrenza importante: 45 anni dalla sua nascita cinematografica. Mettendo in evidenza il particolare rapporto di Fantozzi con lo sport. Sono due i tipi di sport che troviamo nella filmografia fantozziana: lo sport seguito e lo sport praticato.

LO SPORT SEGUITO – Ugo Fantozzi adora il calcio e conosce a memoria le formazioni di tutte le squadre di serie A. Non perde una partita della nazionale e non rinuncia al mercoledì di coppa. Mai si perderebbe una partita di calcio, eppure succede. La celeberrima sequenza de La corazzata Potemkin (Il secondo tragico Fantozzi, 1976) mostra tutto il dramma dell’italiano che deve rinunciare a Inghilterra-Italia in favore del cineforum aziendale, su ordine del potentissimo megadirettore di turno.

LO SPORT PRATICATO – Quando parliamo di sport praticato il quadro è ben differente. Fantozzi è sedentario, non ama l’attività fisica e solamente di fronte all’aumentare dei chili decide di fare un po’ di allenamento. “Sport individuale” per intenderci. Peccato che al primo piegamento il ragioniere si becchi il colpo della strega e decida di smettere.

Suo malgrado gli capiterà spesso di dover fare sport sotto costrizione. Quando il collega geometra Filini lo coinvolge in una terrificante partita di calcio tra scapoli e ammogliati e in una partita di tennis alle sei del mattino o, quando, i megapresidenti obbligano lui e i suoi colleghi a partecipare in diverse competizioni: la gara di canottaggio (SuperFantozzi, 1985); la coppa ciclistica Cobram (Fantozzi contro tutti, 1980) e le sessioni aziendali di atletica leggera (Fantozzi subisce ancora, 1983). I risultati, manco a dirlo, saranno disastrosi.

Potremmo dire che anche lo sport si accanisce contro Fantozzi che, fortunatamente, da buon italiano medio preferisce seguirlo in tv.

UN TUFFO NEL PRESENTE – In questo particolare momento storico, magari Fantozzi si sarebbe messo su youtube, connessione permettendo, a rivedere le vecchie partite della nazionale, forse pure esultando per goal già realizzati e vittorie già ottenute. Oppure, a televisore spento, si sarebbe immaginato qualche partita di calcio, in attesa di poterle rivedere per davvero. Abbiamo detto calcio perché è lo sport in assoluto preferito dal ragioniere, ma non è un mistero che sia il preferito in assoluto in Italia e nel mondo. Magari avrebbe semplicemente aperto il suo giornale saltando, involontariamente, le pagine occupate dal Covid19, per passare direttamente alle pagine sportive, le sue preferite.

In questo particolare momento storico, noi si potrebbe riscoprire Fantozzi, andando a rivedere, perché no, le gesta cinematografiche del ragioniere d’Italia, figlio del genio Paolo Villaggio.

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