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Calcio giovanile: una mamma insulta l’arbitro, ‘Daspo’ dalla società

Arbitro, vai a pettinare le bambole!”, dagli spalti piovono insulti verso il direttore di gara, una ragazza neanche maggiorenne. Teatro della vergognosa aggressione verbale è un campo della provincia di Piacenza, in cui si sta disputando una partita del campionato Giovanissimi (ragazzini di 13/14 anni). Come riportato e testimoniato in un video pubblicato su SportPiacenza.it, a pronunciare quelle offese è stata una mamma di uno dei calciatori presenti sul terreno di gioco. Mentre l’urlatrice folle lanciava i propri strali contro l’arbitro, altri genitori la richiamavano ad una maggiore educazione e a tenere un comportamento decisamente più corretto.

Sull’episodio è intervenuta la società Corte Calcio, squadra in cui milita il figlio della donna, che in una missiva a firma del dirigente Mario Fantini, inviata al magazine SportPiacenza.it, esprime la propria posizione netta rispetto all’accaduto: “Il primo pensiero è stato: una mamma ha urlato questo? Ma veramente?  Ho avuto un attimo di sconforto, misto a delusione, incazzatura e senso di impotenza. Non doveva succedere, non dovrebbe mai succedere una cosa del genere al giorno d’oggi soprattutto. (…) Come società cerchiamo di dare il meglio partendo dai più piccoli, con istruttori che insegnino loro le regole di un gruppo e il modo di comportarsi dentro e fuori da campo, insieme alle regole del gioco. (…) Non è facile, ma ci proviamo con tutte le nostre forze. Abbiamo però bisogno di una mano da genitori, nonni, parenti-tifosi di questi ragazzi, ed è paradossale perché dovrebbe essere il contrario……come faccio a spiegare a un ragazzino che deve avere rispetto per l’arbitro quando la mamma o il papà lo insultano dalle tribune per un fuorigioco o un rigore che non c’era? Difficile…quasi impossibile. Noi però non molliamo, come società prendiamo chiaramente le distanze da questo episodio che si commenta da solo e del quale mi dà fastidio anche solo parlare ancora”. E poi il passaggio in cui la società comunica la decisione di allontanare la mamma-urlatrice dalle partite: “Il genitore in questione, perché ad onor del vero fortunatamente di uno solo si tratta, ha ricevuto il “daspo” dalla nostra società, e questo deve servire da monito e da esempio per tutti. E’ una cosa inaccettabile, vergognosa. Ho espresso personalmente tutto il nostro dispiacere al Presidente provinciale degli arbitri Domenico Gresia e indirettamente, per quanto consentito dal regolamento, alla giovane arbitro involontaria protagonista di questo increscioso episodio”. In conclusione anche un messaggio di incoraggiamento alla giovanissima arbitro e ai genitori: “Vai avanti ad arbitrare e a divertirti nel farlo! Come è giusto che sia per te e per tutti i ragazzi che arbitrano o giocano a calcio. E ai genitori di tutti ragazzi dico: venite allo stadio per applaudire, tifare e vedere i vostri ragazzi divertirsi! Non avete il diritto di togliere questa gioia”.

Foto: immagine di repertorio

mesposito_it@yahoo.it

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