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Caroccia, il bagnino eroe riceve un premio da Mattarella… e diventa allenatore!

La sua vita è cambiata improvvisamente in una calda mattinata del 2012, quando ha messo seriamente a repentaglio la propria incolumità per salvare due bambine che rischiavano di annegare. Un tuffo disperato in acqua, una manovra di salvataggio eseguita alla perfezione mettendo a frutto tutti gli insegnamenti che aveva ricevuto nelle settimane precedenti, poi il malore e la corsa disperata in ospedale tra le urla di disperazione dei presenti, l’incredulità dei familiari e di tutti quegli amici che trascorsero all’esterno dell’ospedale delle giornate terribili, ricche di ansia, tensione e speranza. Per fortuna tutto è andato per il meglio e Pierluigi Caroccia, ormai conosciuto in Campania come il “bagnino eroe”, vinse la sua partita più importante riprendendo poco tempo dopo le regolari attività e continuando a coltivare tutti i suoi sogni. Ricordiamo ancora adesso con una certa emozione il tam tam mediatico di quella settimana tremenda, con la tifoseria granata che scese in campo in prima persona mettendosi totalmente a disposizione del padre, della madre, del fratello e di tutti quei familiari che mai avrebbero accettato la perdita di un ragazzo solare, dotato di grandissime qualità umane e che, come sempre, aveva messo il bene degli altri al primo posto senza pensare che quel tuffo in mare poteva davvero costargli moltissimo. Anche David Mounard, all’epoca tesserato per la Salernitana, mostrò una certa commozione e condivise sulla propria pagina facebook una frase riportante la scritta “Pierluigi non mollare”, un gesto sicuramente raro in un mondo come quello del calcio privo di quei valori che al contrario dovrebbero esserne alla base.

Quando qualche tempo dopo fu inaugurato un club a Capaccio in presenza di Pierluigi, fu toccante l’abbraccio tra l’eroe e il fantasista granata, una sorta di cerchio che si chiudeva dopo una battaglia combattuta e vinta insieme con coraggio e voglia di non arrendersi mai, quell’entusiasmo che ancora oggi accompagna tutti i giorni della sua vita “perchè” come ama ripetere “ci sono delle situazioni drammatiche che ti fanno davvero capire che la vita è un dono meraviglioso e bisogna godersi ogni singolo attimo”. Quest’estate è state decisamente speciale per lui: prima l’abilitazione all’albo degli allenatori dopo mesi di studi, corsi e sacrifici, poi l’inaspettato gesto da parte del Presidente Sergio Mattarella che, profondamente toccato per una storia che ha fatto parlare anche emittenti nazionali come Rete4, ha emesso un decreto nel quale si legge quanto segue: “Con pronta determinazione e slancio altruistico, in qualità di bagnino interveniva in soccorso di due ragazze che, a causa delle avverse condizioni meteo marine, erano state trascinate a largo dalle forti correnti riuscendo a trarle in salvo prima di essere colto da un malore per lo sforzo profuso. Chiaro esempio di elette virtù civiche e di generosa solidarietà”. un riconoscimento che inorgoglisce non solo il diretto interessato e la sua splendida famiglia, ma anche l’intera cittadinanza di Capaccio e la tifoseria di Salerno della quale da sempre fa parte con orgoglio e grande amore per il colori granata, al punto da aver collaborato per anni nel settore giovanile a titolo totalmente gratuito rappresentando un esempio dentro e fuori il rettangolo di gioco non solo per i piccoli atleti, ma anche per tutti i componenti dello staff tecnico.

“Finalmente dopo 6 anni, mi è arrivata questa meravigliosa notizia. Questo atto, mi inorgoglisce molto, anche perché difficile “conquistarla”, più facile laurearsi. A parte gli scherzi, sono onoratissimo di aver ricevuto questa meraviglia, ringrazio di cuore la vecchia amministrazione comunale per aver fatto avviare le pratiche per Roma. Il merito è anche e soprattutto di Niko Peduto, per aver avuto la caparbietà di andare a rovistare le carte. lo ringrazio infinitamente. Un ringraziamento è anche rivolto a Matteo Orciuolo per l’interesse e la grande amicizia che ci lega.Medaglia al valor civile (bronzo)” scrive Pierluigi su facebook e in centinaia hanno colto l’occasione per fargli i complimenti ricordando con un mix di commozione e tristezza quella maledetta mattina del 27 giugno 2012. Quando la sua vita e la sua storia sono completamente cambiate. Ma lo hanno reso un piccolo, grande uomo che ha riempito d’orgoglio Salerno, la provincia e quella tifoseria che ancora oggi gli dice grazie.

Gaetano Ferraiuolo

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