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CONI E LUMSA INSIEME: NASCE IL CORSO IN FORMAZIONE ED EDUCAZIONE DELLO SPORT

Educatori nello sport, educatori nella vita. È stato presentato oggi pomeriggio presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”, all’Acqua Acetosi di Roma, il Corso di Perfezionamento in Formazione ed Educazione dello Sport. L’iniziativa, illustrata nel corso dell’Open Day ‘Tra Cultura e Sport: un’eccellenza formativa”, è promossa dall’università romana LUMSA e dal Dipartimento di Scienze umane e della Scuola dello Sport del CONI.

L’offerta formativa, che punta ad esaltare gli aspetti educativi della pratica sportiva per valorizzare le risorse umane presenti, sia in ambito scolastico che nelle federazioni, è stata salutata con soddisfazione dal professor Francesco Bonini, Rettore della LUMSA. “Sono molto lieto di questa occasione – le sue parole -. Per me questo momento non è soltanto l’inizio di un percorso ma è anche la conclusione di un lavoro da due punti di vista. Da quello di professore di Storia delle Istituzioni politiche che da ormai 15 anni ha aperto nella mia disciplina la finestra sulla storia delle istituzioni sportive. E questo mi ha dato la certezza della multiscalarità del fatto sportivo e che l’attenzione allo sport amplia l’orizzonte delle diverse discipline culturali e scientifiche. La mia attuale funzione, invece, è quella di Rettore della LUMSA, nata quasi 80 anni fa con l’obiettivo di formare i formatori. Da questo duplice punto di vista questo corso di perfezionamento è un traguardo importante che possiamo tagliare grazie all’apertura di CONI Servizi e della Scuola dello Sport. Questo è un grande investimento in cultura che CONI sta facendo e di cui la Scuola dello Sport è il pivot. Ritengo che l’investimento che faremo in sinergia con il CONI apra un percorso formativo a 360 gradi e un investimento culturale e scientifico”.

“Ringrazio il Rettore, è una cosa importante quella che stiamo facendo oggi – il commento dell’ad di CONI Servizi, Alberto Miglietta -. Due cose vogliamo favorire oggi: il miglioramento di sé e il coraggio. L’obiettivo comune con l’università LUMSA è quello di far crescere i ragazzi in maniera sportiva, attraverso cioè i valori dello sport”.

A sostenere l’iniziativa c’era anche Monsignor Mechor Sanchez y Alameda- Sottosegretario Pontificio Consiglio della Cultura: “Da parte del Cardinale Ravasi e di Papa Francesco vi porto un saluto e un incoraggiamento. Siamo di fronte a due emergenze: l’emergenza educativa e l’emergenza sportiva.  Papa Francesco dice sempre che ci sono tre cose che aiutano a crescere l’uomo: la scuola, lo sport e il lavoro. La musica e lo sport sono due linguaggi universali, l’esperanto dell’umanità. Lo sport è fondamentale e vorremmo dire a tutti giù le mani dallo sport perché è un bene da tutelare. Perché questo master è particolare? Perché aggiunge la dimensione educativa all’interno dello sport. Mi auguro che diventiate anche dei maestri di vita perché molti giovani passano più tempo con gli educatori che con i genitori.  La mia presenza sta a sottolineare l’urgenza di questo compito. Gli scandali in Gran Bretagna dimostrano quanto sia urgente preparare i futuri educatori sportivi”.

“Giulio Onesti voleva una Scuola in cui i saperi del mondo dello sport e di tutto il resto del mondo universitario potessero sempre confrontarsi e dialogare tra di loro – ricorda Rossana Ciuffetti, Direttore della Scuola dello Sport -. Abbiamo la necessità di integrare le conoscenze. L’allenatore è un maestro di vita. Una figura che deve avere delle competenze multidisciplinari e deve comprendere che il suo ruolo non è solo quello di raggiungere il risultato sportivo ma di formare la persona”.

È stato quindi il professor Raniero Regni, ordinario di Pedagogia Sociale alla LUMSA ad illustrare nei dettagli il corso dedicato a chi è in possesso almeno di una Laurea Triennale e rivolto a un target di istruttori di alto livello. Un corso che è aperto a un massimo di 30 studenti (i termini per le iscrizioni scadono a gennaio, mentre le lezioni inizieranno a febbraio e termineranno a settembre) e che consiste in 100 ore complessive di docenza divise in 5 moduli: filosofia dello sport, teologia dello sport, pedagogia dello sport, storia dello sport a cui si aggiunge un modulo tecnico.

“Questa scuola è un’eccellenza che prepara i migliori tecnici – riconosce Regni – e si unisce con la LUMSA che è un’eccellenza nell’ambito della formazione e dell’educazione. Ci sta a cuore quello che precede e segue il gesto atletico. Vogliamo restituire lo sport alla cultura e riportare la cultura e l’educazione dentro lo sport. Lo sport è un fenomeno sociale totale, l’ultimo rifugio di un genere grandioso come l’epica. Abbiamo messo insieme questa squadra con 5 moduli più degli open day e open forum in cui metteremo la dimensione tecnico sportiva e formativa”.

fonte foto: www.coni.it

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