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Daniele Beccegato:”Niente è facile ma nulla è impossibile”

Questa è la mia vita, niente è facile ma nulla è impossibile”, il motto che ripete spesso Daniele Beccegato, 27enne padovano, che alla pagina Facebook della Fispes (Federazione sport paralimpici) ha raccontato la sua storia, fatta di “sangue e sudore“: “Sono nato all’ottavo mese con un taglio cesareo programmato perché già dal quinto mese i medici si erano accorti che ero podalico. Alla nascita per i dottori ero sano, ma quando ho cominciato a camminare a 8 mesi, hanno notato che non riuscivo a fare i movimenti regolari a livello di camminata e movimento di bacino. Solo dopo varie visite specialistiche hanno riscontrato un’emiparesi dovuta ad un blocco respiratorio durato qualche secondo nel corso del parto. L’assenza di ossigeno mi ha danneggiato le cellule motorie della parte destra del corpo con conseguente anca sublussante e difficoltà di formazione della muscolatura nella gamba e braccio interessati dalla patologia. Da quel momento in poi, ho fatto su e giù fra ospedale e centro di riabilitazione di Padova”. 

Da bambino Daniele cerca di non sentirsi escluso dagli altri e, in questo, è aiutato dalle persone che gli stanno intorno: “Ho avuto a fianco persone fantastiche: i miei genitori, i parenti, gli amici e le squadre dove ho giocato e dove gioco adesso che sono come una seconda famiglia dove ci si aiuta sempre”. 

A tre anni si avvicina al nuoto per rafforzare la parte motoria, purtroppo debole. Ma il calcio è la sua passione di vita: “Contro il parere dei medici, gioco come portiere nella squadra di calcio della parrocchia. Ho continuato la mia “carriera calcistica” nel Calcio a 11 del Mortise Calcio e della Scuola Calcio Galderisi Soccer Team per poi passare a 14 anni al Calcio a 5 con i normodotati. Da quattro anni sono un giocatore del Calcio a 7 per celebrolesi, sempre col ruolo di portiere e talvolta come giocatore di movimento. Di questo devo ringraziare la fantastica famiglia paralimpica che ho trovato nella società di Simone Pajaro, il Calcio Veneto FD”.

Per Daniele lo sport è un fattore di crescita, sia personale che motoria: “Anche se i medici hanno inizialmente remato contro la mia decisione, alla fine anche loro hanno cambiato idea capendo la grande voglia di giocare che avevo e i benefici fisici che ne conseguivano. Senza sport non riesco a stare, è una routine che mi permette di sfogarmi e liberare la testa, lasciando tutti i problemi fuori dal campo … ed è bellissimo! Sono cresciuto come persona, mi sono messo in gioco con gli altri e cerco in tutti i modi di dare il massimo con sangue e sudore, con una voglia sempre più grande di dimostrare quanto valgo anche con una patologia motoria. Ma senza l’appoggio della mia famiglia e dei miei amici, non sarei mai riuscito a raggiungere tutto questo”.

Fonte news Fispes, foto pagina Facebook Daniele Beccegato

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