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Eleonora Giorgi, bronzo Mondiale, ora “marcia” verso le Olimpiadi

“La medaglia di bronzo a Doha mi ha dato una gioia infinita. E’ stata una medaglia che mi ha regalato diverse emozioni e paure. Lungo il percorso avevo il timore di non farcela. Avevo problemi allo stomaco, avrò vomitato cinque o sei volte lungo il percorso. Poi, più mi avvicinavo al traguardo e più ero incredula di quello che stava succedendo. 50 chilometri con quel clima. Sembrava inverosimile. 80% di umidità, 30 gradi registrati, ma ne se ne percepivano almeno 40. Per me è stata un’impresa”.
E’ Eleonora Giorgi marciatrice che per la prima volta, nella sua carriera ha raggiunto un traguardo mondiale: “Ho vinto tanta gara, ma non ho mai avuto un risultato in una competizione mondiale. Ho partecipato alle Olimpiadi di Londra, Rio, ed ora punto a quelle di Tokyo con un altra prospettiva!”.
La sua carriera comincia per caso: “Ho provato tanti sport, karate, nuoto, pallavolo, tennis e corsa campestre a scuola, come fanno in tanti. Poi ho avuto un infortunio al tendine e non potevo più correre. Allora, invece di appendere le scarpette al chiodo, come avrebbero fatto in tanti, ho intrapreso la strada della marcia che, sotto certi aspetti, sollecita molto meno i tendini”.
Era il 2007 e già dalle prime gare nasce una certa sinergia tra l’atleta e la marcia: “La voglia di continuare a fare sacrifici ad allenarsi, cosa che non piace tanto alla nuova generazione, che ha interessi diversi, mi ha portata un giorno a vincere la 5 chilometri stabilendo il record italiano. La cosa che più mi ha emozionato e che a bordo pista la Sidoti era pronta a tifare per me. Mi ha dato una forza incredibile. E’ stata una vittoria davvero speciale!”.
Chi è il tuo atleta preferito?
“Non ho un modello di atleta a cui mi ispiro in modo particolare. Se devo per forza di cose fare un nome direi proprio Annarita Sidoti che ad essere stata una grande marciatrice è stata una vera lottatrice sia nella vita sia nello sport. La sua grinta nel combattere “la malattia” è stata davvero invidiabile”. E’ stato un piacere ed un onore conoscerla visto che lei è stato un punto di riferimento per la marcia italiana”.
Ritorniamo per un attimo a Doha e ripercorriamo velocemente questo 2019: “E’ stato un anno magico!” – continua a raccontarci Eleonora Giorgi – “La mia sfida ai 50 chilometri mi hanno vista segnare il record Europeo, ottenere il primo piazzamento importante ad un mondiale. Diciamo che alla fine parto carica per affrontare il percorso che ci accompagnerà alle prossime Olimpiadi”.
Ci diamo appuntamento dopo la gara olimpica, un pò per esorcizzare il percorso che si prepara a fare per arrivare a gustarsi l’ennesima partecipazione a questa magnifica manifestazione: “Magari! Io credo che questo successo ai Mondiali abbia un valore inestimabile e se proprio debbo dedicarla a qualcuno, se mi permettete, la dedico a me stessa. Sono andata tante volte vicino ad una medaglia importante, tante volte ho sofferto e lottato contro ogni tipo di difficoltà”.

La foto di copertina fonte ANSA

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).