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Francesca Spirito a 360° tra pallavolo ed odontoiatria: l’intervista

“Quando mi prendo un impegno, lo faccio con la consapevolezza di portarlo a termine”. Francesca Spirito è una pallavolista attualmente in forza al Molinari Volley Napoli, società militante nel torneo di B2 femminile. Abbiamo intervistato la centrale salernitana, classe ’97 ed alta 183 cm, per parlare della sua nuova esperienza professionale, ma non solo.

Come sta andando questa stagione sportiva?

“Purtroppo, finora i risultati non sono dalla nostra parte: abbiamo rimediato quattro KO in cinque gare giocate, pur avendo giocato una buona pallavolo. Siamo una squadra dall’età media molto bassa, ma stiamo acquisendo progressivamente consapevolezza della nostra forza. Proviamo a giocarcela contro chiunque: quando riusciremo a dare continuità al nostro gioco, sono certa che saremo ripagate per i sacrifici profusi e la classifica ci sorriderà”.

Riepilogheresti, a beneficio dei nostri lettori, il tuo curriculum sportivo?

“Volentieri. Ho iniziato giovanissima a praticare questo sport presso la Pallavolo Salerno, poi ho proseguito la trafila delle giovanili a Pontecagnano, esordendo anche in C. Ai nastri di partenza del quarto anno del liceo classico (Francesca è stata un’allieva del De Sanctis di Salerno, ndr), ho ricevuto una chiamata da Trento e ho sposato la causa del ‘Progetto VolLei Argentario’, con cui ho disputato sia il torneo di B2 che quello riservato alle under 18. Successivamente, sono rientrata in Campania per giocare con Volley Project Pontecagnano, P2P, Pessy Pontecagnano, fino a vivere una stagione tormentata lo scorso anno. Avevo abbracciato con entusiasmo il progetto dell’Agropoli, militante in B1, rivelatosi, però, fallimentare a tal punto da terminare con il ritiro della compagine dal campionato una volta giunti al mese di gennaio. Pertanto, ho proseguito ad allenarmi da sola in attesa di avere una nuova chiamata per questa stagione sportiva e sono lieta di far parte della mia nuova squadra”.

Com’è conciliare sport e studio?

“Tosto, ma ero consapevole dei sacrifici a cui sarei andata incontro. Mi alleno quattro volte a settimana. La mia giornata tipo è caratterizzata dallo studio fino alle 18 e poi dagli allenamenti effettuati a Napoli. Sono al quinto anno di odontoiatria, perfettamente in corso. Feci un patto con me stessa all’atto dell’iscrizione all’università: non abbandonare la pallavolo. E così è stato finora”.

Ti è mai capitato di giocare contro qualche tua coetanea che poi si è rivelata essere una fuoriclasse?

“Sì. In un concentramento a Reggio Emilia con la Nazionale, mi capitò di giocare contro Ofelia Malinov, classe ’96, attuale palleggiatrice della Nazionale. Era già allora un portento: mi impressionò per la capacità di sapersi destreggiare anche nel ruolo di attaccante pura”.

Quale tipologia di azione preferisci: la fast o il muro?

“La fast, anche se a volte stampare un bel muro ad un’avversaria che sta mettendo a segno tanti punti può risultare talvolta più gratificante”.

Che differenze riscontri tra serie B e C?

“In serie B si prova a fare punto ad ogni possesso, mentre in C talvolta si effettuano giocate in scioltezza tipo bagher quando non si ha modo di attaccare in maniera incisiva”.

Come valuti la tua nuova società per quanto concerne staff tecnico e strutture?

“Molto bene. Abbiamo uno staff tecnico validissimo, capeggiato dal nostro trainer Luciano Della Volpe, il quale si confronta spesso con la nostra palleggiatrice Elena Drozina, pluricampionessa con militanza ventennale nella massima serie. Il PalaVesuvio è un gran bel palazzetto, funzionale e recentemente ristrutturato per ospitare le Universiadi”.

corradobarbarisi@hotmail.it

Ingegnere elettronico di primo livello. Giornalista pubblicista dal 26 novembre 2015