Home / ANEDDOTI  / Melania Martinovic: “Ho imparato giocando per strada”

Melania Martinovic: “Ho imparato giocando per strada”

“La mia passione per il calcio nasce sin da quando ero piccolina. Giocavo con la mia migliore amica al parco sotto casa, ogni giorno, finita la scuola, insieme a tutti i nostri amici.
Tutti ci volevano in squadra con loro, eravamo le uniche due ragazze e puntualmente vincevamo ogni partitella”.
E’ Melania Martinovic, attaccante della Florentia San Gimignano, che milita in seria A femminile a raccontarci la sua storia di calciatrice e le sue impressioni sul calcio femminile.
Melania Martinovic ci ha incuriosito quando, durante una gara di campionato, al suo ingresso in campo, da subentrata, abbiamo udito un clamore tra il pubblico riservato, di solito, ai grandi calciatori o ai beniamini del pubblico.
Melania, continua a raccontare la sua storia di piccola appassionata di calcio: “Mi ricordo che giocavamo per ore senza stancarci mai. Sono cresciuta giocando per strada, nei cortili dei palazzi, nei parchi, agli oratori, ogni posto era buono per giocare, e giocavo sempre con i maschi, forse è proprio questo aspetto che mi ha lasciato tanta grinta e cattiveria nel mio modo di giocare perché, con i ragazzi, se non entravi decisa, se non eri cattiva, tanto quanto loro, non riuscivi a prevalere!”

IL SOSTEGNO DEI GENITORI

“La passione è da sempre nata e cresciuta in me, papà e mamma mi hanno sempre sostenuta ed incoraggiata ad inseguire il mio sogno. Sono cresciuta in una famiglia molto aperta mentalmente, non hanno mai avuto pregiudizi di nessun tipo sugli sport in generale. Papà ama ogni forma di sport sulla terra, li segue tutti, ne è davvero appassionato e questo è ciò che ha trasmesso anche a me. Lui quando era giovane giocava a pallamano, era molto bravo ma poi le varie situazioni che ha vissuto l’hanno portato a dover interrompere il suo sogno, e forse io ho avuto la forza che è mancata a lui, di inseguire il mio”.

Alcune promozioni importanti in serie A conquistate sul campo però in un paio di occasioni la società non si è iscritta al campionato successivo, come si reagisce a questo tipo di notizia?

“Purtroppo ancora oggi accadono situazioni simili e questo a mio avviso è inverosimile. Come si fa a comunicare ad una squadra che dopo tutti i sacrifici, le sofferenze patite sul campo, le gioie, le delusioni, dopo tutta la fatica fatta per inseguire ciò che di più ti rende felice al mondo, facendo rinunce su rinunce, dopo un intero anno e dopo aver raggiunto la tanto attesa, sperata e meritata promozione, come si fa a guardare negli occhi quelle ragazze per comunicargli che ogni loro sforzo, ogni loro goccia di sudore è stata vana perché purtroppo ahimè, la società non potrà iscriversi al campionato di massima serie? Fortunatamente non mi sono mai ritrovata in una situazione simile, ma posso immaginare la delusione e il rammarico di chi purtroppo l’ha vissuta in prima persona”.

Oggi, il calcio femminile ha altro seguito e altri interessi, cosa è cambiato rispetto a qualche stagione fa?

“Io penso che l’avvento delle società professionistiche ma soprattutto della Juventus, abbia cambiato gli equilibri di uno sport rimasto per troppo tempo in sordina. Per noi giocatrici è stato un bene, ora quando entri nello stadio e lo trovi pieno di gente che ti acclama, ti sembra un sogno, invece è la meravigliosa realtà”.

Il Brasile ha deciso che ci saranno gli stessi premi sia per gli uomini sia per le donne…sono state, secondo lei, abbattute definitivamente tutti i tabù del calcio in rosa?

“Prima di poter abbattere definitivamente tutti i tabù del calcio femminile passerà ancora tanto tempo ma stiamo facendo enormi passi in avanti in poco tempo, questo è importante perché fa
bene al movimento, a noi giocatrici, a tutte le piccole bambine che oggi sono più incentivate ad inseguire il loro sogno perché sanno ed hanno la percezione che qualcosa di concreto lo possono realizzare”.

Il campionato italiano, secondo lei, questa stagione offre maggiori spunti tecnici rispetto al passato e chi sono le squadre che potranno contendersi il titolo?

“Quest’anno più che mai il campionato è molto equilibrato, non ci sono squadre inarrivabili, il livello si è alzato tantissimo e anche le top squadre se non affrontano la gara concentrate al massimo possono rischiare di perderla anche con compagini sulla carta inferiori.
Ad oggi penso che la favorita sia ancora la Juventus, è una squadra molto equilibrata, esprime un bel calcio ed è la più completa di tutte nelle 22 giocatrici. La squadra che le darà più filo da torcere sarà a mio avviso la Fiorentina, che malgrado la rivoluzione nelle singole giocatrici, gioca bene e lì davanti ha un’intramontabile Sabatino. Lei è pazzesca!!”

La sua squadra quali obiettivi ha in questa stagione?

“Noi vogliamo migliorarci rispetto alla stagione passata, non abbiamo obiettivi in classifica, ma vogliamo scalarla il più possibile!”

Che obiettivi personali ti poni quest’anno e per il futuro?

“Il mio obiettivo personale è quello di fare sempre bene per la squadra e per me stessa. Posso e devo crescere ancora tanto, vorrei arrivare in doppia cifra, e togliermi qualche soddisfazione in più.
Il mio sogno è sempre uno e continuerò a rincorrerlo a denti stretti finché non lo raggiungerò”.

FOTO CONCESSE GENTILMENTE DALLA FLORENTIA SAN GIMIGNANO

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).