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Quando è il mister che impara dagli allievi: “La mia forza!”

Vi abbiamo raccontato qualche settimana fa la bella storia dell’A.S.D. Torrione FC, scuola calcio fondata a Salerno dal presidente Giuseppe Nasti con il preciso scopo di togliere i ragazzi dalle strade e fornire loro l’opportunità di crescere sul piano umano prima ancora che sportivo attraverso una serie di allenamenti mirati ed un progetto ambizioso a lungo termine portato avanti con enormi sacrifici economici e con la collaborazione di numerose figure professionali di livello. Tra i punti di riferimento c’è Dario Alviggi, preparatore dei portieri che, nella sua vita, ha collaborato con numerosi club dilettantistici guadagnando sul campo la stima di calciatori e addetti ai lavori. Proprio quando la sua carriera sembrava arrestarsi per assenza di stimoli, ecco l’incontro con tutti questi giovani che gli ha trasmesso grande entusiasmo e voglia di ripartire; al “De Gasperi” è diventato un simbolo come si evince dai consigli chiesti tra una seduta e l’altra non solo dai suoi allievi, ma anche da quei colleghi che, osservandolo, provano a rubargli qualche trucco del mestiere. La redazione del sito Ilbellodellosport ha raccolto la sua testimonianza, parole che fanno trasparire grossa gratitudine nei confronti della scuola calcio e di un gruppo composto da bravi ragazzi, tutti studenti modello: “Sono veramente orgoglioso di collaborare con l’A.S.D Torrione. Noi mettiamo a disposizione dei tesserati le nostre competenze specifiche, ma sono loro a trasmetterci carica, motivazioni e adrenalina. Ho deciso di ricominciare grazie al loro entusiasmo, a quella passione che si legge negli occhi e che li spinge ad incoraggiarsi e ad allenarsi a mille anche se una partita va male sotto il profilo del risultato. Se la squadra sta lavorando così bene lo deve non solo ai genitori che collaborano fattivamente, allo staff tecnico e alla società, ma anche e soprattutto serietà dei calciatori Quando ci confrontiamo è sorprendente notare la loro maturità, nemmeno in categorie superiori percepisco questo spirito riflessivo e autocritico. C’è chi ha deciso di non fidanzarsi perchè non vuole distrazioni extracalcistiche, chi viene a vedere gli allenamenti anche se è influenzato, chi ha subito brutti infortuni e ogni giorno ci tempestava di messaggi chiedendoci come andassero le partite. Piccole sfumature, anche simpatiche. Ma che danno senso al nostro lavoro”.

Alviggi prosegue: “E’ vero, mi sono rimesso in gioco. Dopo tantissimi anni con i “grandi” in campionati interessanti come quelli di Eccellenza, è un grandissimo piacere aver aderito a questa iniziativa. Noi abbiamo l’arduo compito di seguirli in una fase della crescita particolare e delicata, ma vi posso assicurare che anche gli allenatori imparano dai più piccoli e tornano a casa arricchiti e soddisfatti. Ci contagiano con il loro entusiasmo e con quella voglia di apprendere che li porta a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Mi preme fare i complimenti al presidente, una persona genuina con grandi ambizioni. Un plauso anche al mister, la guida giusta dentro e fuori il rettangolo di gioco. Apprezzo tanto i ragazzi, capaci di allenarsi sotto la pioggia, con la neve o con zero gradi pur avendo perso qualche partita. Il loro attaccamento alla maglia è commovente, sanno bene che è solo un anno di assestamento che, sono certo, ci condurrà verso grandi traguardi. Io sono a disposizione, guido un portiere come Matteo che sta crescendo e che può ancora migliorare tantissimo. Domani speriamo di portare a casa una vittoria, sarebbe un riconoscimento meritato per il grande lavoro che stiamo svolgendo. Ovviamente divertendoci in questo clima di amicizia e calore umano che aiuta a crescere nella vita di tutti i giorni”. 

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