Home / APPROFONDIMENTI  / Racconti Europei – Francia 1960, il trionfo sovietico

Racconti Europei – Francia 1960, il trionfo sovietico

Come con i Giochi Olimpici, fu un francese a dare il La per la realizzazione del campionato europeo delle nazioni, la cui prima edizione ebbe luogo nel 1960. Fu Henry Delaunay, segretario della federcalcio francese, a concepire l’idea sul finire degli anni ’30. Idea che si concretizzò nel 1958, tre anni dopo la sua morte: proprio in quell’anno iniziarono le eliminatorie per la prima edizione del torneo che venne ribattezzato coppa Henry Delaunay.

LA PRIMA COPPA EUROPA – Ai nastri di partenza delle eliminatorie non si presentarono Italia, Germania Ovest e Inghilterra, che non avevano condiviso la realizzazione del torneo. Gli azzurri, tra l’altro, venivano dalla mancata (e sino al quel momento unica) qualificazione alla coppa del mondo di calcio, che nel 1958 si tenne in Svezia e che vide trionfare il Brasile. Ai quarti di finale, inoltre, l’Unione Sovietica ebbe la meglio sulla Spagna ma senza giocare, in quanto il dittatore iberico Francisco Franco non permise alle Furie rosse di giocare contro i russi: si era in piena Guerra fredda e fu solamente uno dei tanti episodi di scherno in occasione di manifestazioni sportive.

IL DOMINIO DELL’EST – Alla fase finale, che si tenne in Francia nel luglio del 1960, giunsero quattro squadre, che si affrontarono in due semifinali: URSS-Cecoslovacchia e Francia-Jugoslavia. Tre di queste nazioni, oggi, non esistono più: proprio il calcio dell’Est dominò, possiamo dire, quell’edizione della coppa Europa.

I sovietici ebbero la meglio sui cecoslovacchi (3-0) mentre la Jugoslavia superò per 4 a 5 la Francia nell’altra semifinale: una partita epica, che i francesi a un certo punto conducevano, a 28 minuti dal fischio finale, per 4 a 2. Gli jugoslavi riuscirono nella rimonta e si qualificarono per la finale contro l’URSS.

IL RAGNO NERO – Una finale che vide assoluto protagonista il portiere sovietico, Lev Jasin: aveva già trascinato la sua squadra in finale a suon di parate e anche in finale disse la sua più volte, superato – per il momentaneo vantaggio della Jugoslavia – da un tiro con deviazione. Sarebbe passato poi alla storia come il ragno nero, l’unico portiere – sinora – a vincere il pallone d’oro (1963). I sovietici pareggiarono e poi, nei supplementari, passarono in vantaggio fissando il risultato finale sul 2 a 1. Già quattro anni prima, a Melbourne 1956, Jasin e compagni avevano vinto il titolo olimpico superando in finale sempre la Jugoslavia (1-0).

LA SECONDA EDIZIONE – Quattro anni dopo il campionato europeo si sarebbe tenuto in Spagna.

 

 

 

POST TAGS:

marcodesimone83@gmail.com