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Simone Cairoli:”ero una schiappa, ma poi…”

La verità è che non sono le medaglie, o le coppe, o i titoli vinti a determinare se siamo forti o pure no. La verità, è che proprio quando decidiamo di continuare, quando decidiamo di non arrenderci, proprio in quell’attimo smettiamo di essere schiappe!” con queste parole alla nostra redazione il multiplista italiano Simone Cairoli racconta il suo rapporto con lo sport che poi lo ha portato ad ottenere enormi soddisfazioni.
“Da piccolo non ho mai avuto risultati importanti o superiori ad altri ragazzi, ho semplicemente, tramite la mia determinazione imparato da chi era più bravo di me come migliorare e i risultati sono arrivati. Ho sempre avuto il desiderio di diventare un esempio per gli altri, magari non tutti diventeranno atleti nella vita ma lottare per i propri sogni è un esperienza formativa per qualsiasi persona”.
Ai giovani lancia un messaggio: “Quando vi sentite inadeguati o non riuscite a raggiungere i vostri obiettivi non mollate mai! La forza di una persona sta nel il risultato di quello che ha superato”.

Come è nato il tuo rapporto con lo sport?

“Ho iniziato a fare atletica da quando avevo otto anni. Mia madre è un’insegnante di educazione fisica e mi ha sempre orientato verso lo sport. Era restia a farmi provare il calcio, e tramite un campus estivo ho conosciuto l’atletica. Ho sempre creduto tanto in quello che facevo e, nonostante, l’università e, successivamente, il lavoro, mi occupassero molto tempo mi sono sempre allenato con costanza e determinazione, anche a partire dalle sei del mattino prima di andare a lavoro.”

Quali sono i risultati che nella tua carriera di più ti hanno soddisfatto?

“Come ho anche scritto in una mia lettera sui social ho vinto 6 titoli italiani indossando 5 volte la maglia azzurra della Nazionale. Sono andato ai Campionati europei lo scorso anno e ho partecipato a quelli di quest’anno a Berlino. Ma ciò che più mi ha soddisfatto è stato coinvolgere persone estranee all’atletica dopo la gara di Berlino: alcuni si sono appassionati al decathlon grazie a me!”.

I tuoi allenamenti come sono strutturati?

“Dal punto di vista dell’alimentazione sono fortunato a non aver bisogno di essere seguito da nessuno, è molto corretta e variegata anche per via dei consigli di alcuni esperti. Mi alleno con Andrea Calandrina, il quale è un allenatore vecchia scuola che ama tenersi aggiornato tramite dei raduni all’estero. È davvero bravissimo a programmare gli allenamenti in base alla sessione agonistica che devo affrontare, ciò mi porta i benefici necessari nell’esatto momento in cui mi servono. Gli allenamenti sono diversi a seconda del periodo dell’anno: In inverno si va di più sul carico e sulla quantità, in estate invece puntiamo a migliorare la qualità e la tecnica in vista delle gare”.

Foto: pagina ufficiale dell’atleta

mautonegiuseppe1998@gmail.com