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Spinelli (Pres. FIWH):”Il movimento è in costante crescita. Al Mondiale vogliamo essere protagonisti”

All’indomani del sorteggio dei Mondiali di Powerchair Hockey, che si svolgeranno a Lignano Sabbiadoro dal 26 al 30 settembre, abbiamo intervistato il Presidente della Federazione Italiana Powerchair Hockey, Antonio Spinelli, che, oltre a soffermarsi sulle aspettative iridate della squadra azzurra, ha fatto anche il punto sulla crescita del movimento sportivo in Italia: “E’ innegabile che le aspettative che accompagnano la nostra Nazionale al Mondiale sono elevate, perché siamo reduci da un secondo posto ai campionati europei di due anni fa, che ci autorizzano ad essere ottimisti su quello che potrebbe essere l’esito della competizione iridata. Negli ultimi quattro anni di nuova gestione della nazionale, essendo sempre presente ai raduni, ho potuto verificare, in prima persona, l’enorme crescita del nostro gruppo, la maturità che hanno acquisito i ragazzi, la consapevolezza di essere forti e di non essere inferiori a nessuno. Senza ombra di dubbio c’è da evidenziare l’enorme lavoro tecnico e mentale che il ct Saul Vadalà e il suo vice Alessandro Marinelli hanno compiuto in questi quattro anni. Ho sempre sostenuto che la prima componente che scende in campo è la testa dell’atleta. Se la testa è nelle condizioni ottimali nessun avversario può farci paura. Ci aspettiamo grosse prestazioni da parte della nazionale, ovviamente sarà il campo ad emettere i verdetti. Però sono convinto che ho un gruppo forte, compatto, che davvero non deve temere nessuno, anzi sono gli altri che devono paura di noi”. Ecco, invece, il pensiero del presidente federale sullo ‘stato di salute’ di questo sport: “La nazionale è un po’ il richiamo per questo sport, le prospettive di crescita in Italia del powerchair sono elevate. Stiamo crescendo anno in anno, è una disciplina sportiva difficile, molto costosa e non è semplice formare una nuova squadra come può capitare in qualsiasi altro sport. Sono convinto che con il lavoro personale di tutto il consiglio federale e delle squadre che oggi compongono il nostro movimento sarà possibile avvicinare tanti altri atleti a questo sport. Sicuramente il Mondiale, in questo processo di crescita, sarà una vetrina importante in cui l’aspetto mediatico farà la sua parte per farci conoscere là dove non siamo ancora noti”. Passando al dato tecnico, e quindi al calendario dei Mondiali, l’avversaria da battere, almeno sulla carta, è l’Olanda: “E’ chiaro che prima o poi devi affrontare tutte le avversarie. Attualmente la nazionale più forte al mondo è l’Olanda ed è nel nostro girone. Abbiamo già avuto modo di affrontarla nella finale degli Europei due anni fa, disputando anche una buona gara e avvicinandoci al loro livello. Gli avversari vanno affrontati e noi siamo pronti. Partiamo con la Svizzera, con la quale abbiamo una tradizione abbastanza favorevole. Speriamo di partire con il piede giusto perché la prima partita è quella determinante, una vittoria iniziale ci darebbe maggiore stima e consapevolezza per affrontare il Canada, squadra sconosciuta, per poi arrivare ad confrontarci nell’ultima partita del girone contro la favorita Olanda. La nostra speranza, il nostro augurio è centrare i primi due posti per giocarci la semifinale e poi, chissà, ritrovarci a sfidare gli olandesi nella finalissima”.

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