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ALAIN SCHIRATTI, IL BOMBER CHE HA DONATO UN RENE ALLA MOGLIE:”E’ QUESTO IL MIO GOL PIU’ BELLO”

Alain Schiratti, falegname e attaccante da 499 gol segnati tra campionati dilettantistici ed amatoriali, ha realizzato il gol più bello della sua vita donando un rene alla moglie Cristina, per consentirle di stare meglio e condurre una vita più tranquilla. “Tutto ha inizio più di un anno fa quando mia moglie, che ha sempre avuto problemi renali, fa un controllo in un ospedale di Treviso e il primario le consiglia di fare un trapianto tra viventi. Quando è tornata a casa e mi ha detto questa cosa, io non ci ho pensato due volte. Ho subito detto di procedere, dopo aver verificato la compatibilità. Io per lei avrei fatto di tutto pur di aiutarla. Lei invece era un pò scettica, ma poi piano piano l’ho convinta e da quel momento abbiamo iniziato un percorso insieme, fatto di tante visite e controlli, che è durato circa sei mesi e che si è concluso il 23 agosto, giorno in cui è stato fatto il trapianto nell’Ospedale di Udine. Cristina era molto tesa, però i dottori, a cui va la mia più totale gratitudine, sono stati davvero eccezionali e l’operazione è andata benissimo”.

A parlare alla redazione del Bello dello Sport è lo stesso Alain che prosegue. “Dopo un mese dal trapianto io ho ripreso regolarmente la mia attività lavorativa, mentre per mia moglie il percorso di ripresa è un pò più lungo, ma anche lei si sta riprendendo e sta tornando nel pieno delle sue forze”.

E’ stato detto che, dopo l’intervento cui si è sottoposto per aiutare la moglie Cristina, non può più tornare a giocare. “Non è vero che smetterò di giocare a calcio, i dottori mi hanno assicurato che con un rene solo è possibile continuare a giocare. Il vero problema è che ho un problema al ginocchio a seguito di una brutta botta presa nella scorsa primavera. Comunque conto di continuare a fare quello che più mi diverte. Ho giocato fino alla Promozione, da qualche anno gioco in un campionato carnico che si gioca d’estate. Senza calcio non riesco a stare. Gioco da quando ero un ragazzino e da oltre 25 anni mi divido fra il lavoro da falegname e gli allenamenti”.

Originario di un paesino in provincia di Udine, Alain è da tempo tifoso del Napoli. “Tifo Napoli da quando è arrivato Maradona, avevo più o meno dieci anni. La città mi ha sempre affascinato, nella zona in cui sono nato e cresciuto tutti tifavano per Inter, Juve, Milan, per cui dovevo andare un pò controcorrente. Sono stato a Napoli nel 1996, l’ho visto allo stadio diverse volte ad Udine e, sarà una coincidenza, ma ha sempre vinto”.

Il suo sogno era di incontrare i suoi idoli. E il sogno si è avverato lo scorso mese di novembre quando, prima di Udinese-Napoli, Alain ha incontrato Sarri e tutto lo staff. “Sono stati veramente gentilissimi, umani, molto disponibili. Una cosa che non mi sarei aspettato. Mi hanno fatto i complimenti e mi hanno invitato a Napoli, persone veramente alla mano. Questo è una cosa che voglio sottolineare, perchè li ho visti emozionati per la nostra storia. Per cui prima o poi io e mia moglie andremo a Napoli, magari a trascorrere un bel week in una bellissima città“.

Ci facciamo raccontare, in conclusione, quelle che sono le sue caratteristiche da giocatore. “Innanzitutto non sono una punta centrale, nasco come trequartista, quasi come seconda punta. Mi piace giocare vicino ad una punta centrale, girandogli intorno. Poi mi sono adattato anche come prima punta, contando anche sull’esperienza. Un giocatore a cui potrei somigliare, come caratteristiche, è Eder dell’Inter. Il mio piede preferito è il destro, ma calcio bene anche anche di sinistro, anzi proprio di sinistro ho fatto tanti gol”.

Fonte foto Facebook

Alain Schiratti in azione

Alain Schiratti in azione

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