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ALBA CAVESE UNA STORIA FATTA DI PASSIONE E SOLIDARIETA’

L’Alba Cavese costituisce, oggi, la scuola calcio più rappresentativa della valle metelliana. Nata con il nome di M.P.M. si e’ successivamente fusa con il Casaburi, negli anni ottanta, per poi prendere, nel 1986, la denominazione attuale di S.C. Alba Cavese.

Fondata e cresciuta grazie alla forte passione dei fratelli Mario e Giuseppe Paglietta è da qualche anni scuola calcio qualificata. Una delle caratteristiche di questa società che tutti hanno un compito e tutti lo svolgono col sorriso e la passione a cominciare dal D.S. Graziano Milito che viene soprannominato il direttore dei poveri: “questo nomignolo mi fu affibbiato tanti anni fa perchè qualcuno diceva che con poco riuscivo ad ottenere risultati importanti e anche perchè una delle mie caratteristiche fondamentali è che rispetto le persone e il loro lavoro. Il nostro punto di forza è il confronto continuo. Ogni 15 giorni ci riuniamo tutti per verificare l’operato e, quando occorre, migliorarlo. Stiamo anche riqualificando le strutture a noi affidate dal comune e, ad esempio a Santa Lucia abbiamo creato un vero gioiello adatto ad una scuola calcio. L’altro punto di forza è quello di creare un buon rapporto con i genitori ed i risultati si sono visti nel tempo. Da noi sono cresciuti Fausto Salsano, Andrea Rispoli, Raffaele Schiavi, Marco Iovane, Prisco Giovanni, Trezza Gerardo e tanti altri ancora”.

Poi il direttore tecnico Claudio Di Criscio ci parla del ritorno del torneo Città Metelliana: “Era da tempo che volevamo riproporre questo torneo che nasce in ricordo di tanti ragazzi giovani che oggi non ci sono più come Massimiliano Randini il maresciallo morto in Afganistan, Daniele e Marco Bisogno, Antonio Avagliano, Alfonso Di Giorgio e Catello Mari. Ad ogni uno di loro dedichiamo un torneo legato ad una categoria. E’ un modo, semplice, per ricordarli. Ma il nostro amore per la vita non finisce qui, anzi, grazie ad un papà di un nostro allievo, che è di istanza in Libano, abbiamo provveduto ad inviare dieci serie di completi da calcio ai bambini del luogo. Il tutto tramite il contingente italiano”.

Il presidente Giovanni Paglietta ci racconta la storia e la mission della società: “A quei tempi i fallimenti delle squadre erano frequenti, papà giocava con l’Alba Cavese che poi, fallì anch’essa. Proprio in ricordo di quella squadra mio padre volle chiamare la scuola calcio. Noi abbiamo un’idea del calcio giovanile che forse va a cozzare con quella di tante altre scuole calcio. Noi cerchiamo di non far pagare tanto agli iscritti, anzi abbiamo una missione che ci vede impegnati, in collaborazione con l’associazione Medina, Scugnizzi e Strada Facendo, di poter tentare di dare gioia a qualche ragazzo che vive una situazione familiare difficile. Praticamente prendiamo a cuore il disagio di un bambino che viene allontanato, per ordine del tribunale, dalla famiglia. A dire il vero le Associazioni volevano addirittura pagare la retta per questi bambini, ma noi abbiamo destinato questi fondi per altre iniziative delle associazioni stesse. Quest’anno abbiamo due bambini e ci sforziamo, attraverso lo sport, di educarli  e provare a farli vivere una vita sociale normale. In passato abbiamo avuto anche ragazzi che a 15 anni avevano già una fedina penale di un certo rilievo. Infine, in estate organizziamo un campo estivo per ragazzi che provengono da famiglie disagiate. Questo è il nostro modo di intendere lo sport, vale a dire permettere a tutti di divertirsi”

 

 

.FOTO SIG. MILITO GRAZIANO PROF DI CRISCIO CLAUDIO

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