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ASD GALLOZZI: IL PROCESSO FORMATIVO PASSA ANCHE ATTRAVERSO LA PREGHIERA DEL CALCIATORE

La scuola calcio non deve essere solo un momento di aggregazione e di formazione sportiva ma, soprattutto, un modo per aiutare la crescita formativa dei ragazzi. Questo deve essere l’obiettivo principale di una scuola calcio, la formazione del calciatore deve essere un passaggio di questo processo e non la mansione principale. Insegnare le regole, a rispettarle, a collaborare con i compagni a voler raggiungere un obiettivo comune: la crescita formativa in una piccola comunità, in attesa poi di entrare a far parte del mondo reale con i giusti presupposti e valori. L’istruttore ha una funzione importante e, in questi anni, il suo ruolo formativo ed educativo sta aumentando in modo esponenziale. La scuola calcio è diventata, praticamente, una seconda famiglia ed insegnare i valori dello sport equivale a dare degli input importanti ai bambini che si preparano in modo corretto ad entrare nel mondo dei “grandi”.
Per cui non solo coordinazione, tecnica, sudore, sacrificio e gol ma la cosa più importante è sapere che non è importante vincere ma imparare, infatti uno dei motti che più piace alla nostra redazione è: IO NON PERDO MAI, O VINCO OPPURE IMPARO!
La Gallozzi, ad esempio, ad inizio stagione, prepara gli atleti consegnando le loro gesta e il loro cuore al Signore, infatti, nella giornata di Sabato, una folta delegazione di atleti, istruttori e genitori hanno assistito alla Santa Messa e hanno proclamato la loro gioia di vivere. Tra le letture più toccanti della serata da segnalare la preghiera del calciatore dove i piccoli atleti hanno deciso di regalare al Signore le loro gesta atletiche nel nome della sana competizione sportiva nel rispetto delle regole e dell’avversario. Hanno dichiarato di voler giocare per affermare nel mondo i valori dello sport per tentare di superare le barriere della guerra e del razzismo; hanno pregato affinchè il clamore dei goals si trasformi in grido di amicizia.
I buoni propositi ci sono stati, ora bisogna tendere il più possibile ad attuarli e chissà che goccia dopo goccia si riesca a riempire il mare della fraternità.
Infine, tutto il materiale sportivo consegnato durante l’offertorio, in accordo con Padre Modesto, è stato donato al centro di prima accoglienza immigrati minori presso la Protezione Civile.

redazione@ilbellodellosport.it

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