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Giusy Auciello: “Tifate le squadre della vostra città”

“Sono entrata all’Arechi con mamma e mio zio”.
Varcando quei cancelli è iniziata la storia di tifosa di Giuseppina (Giusy per tutti – ndr) Auciello accesa sostenitrice e tifosa doc della Salernitana.
La sua prima partita sugli spalti dell’Arechi risale al 1992.

Chi ti ha tramandato questa passione per la Salernitana?

“I miei zii che facevano parte del Club Plaitano e poi tutti in casa ed in famiglia erano e sono tifosi della Salernitana”.

Quali sono state le emozioni più belle che hai vissuto da tifosa?

“L’emozione più grande è stata quando ho incontrato il mio idolo di allora Giovanni Pisano. Lo vidi per la prima volta al Bar Verdi, avevo il giornalino della Salernitana e volevo a tutti i costi il suo autografo”.

Cosa pensi della squadra attuale?

“Si può raggiungere l’obiettivo, anzi il sogno chiamato serie A?
Questo è il sogno di tutti i tifosi Salenitani, e finchè posso sogno!
La squadra ora la vedo più attiva, e crede nelle sue capacità”.

Appena riapriranno gli stadi tornerai sugli spalti?

“Ovvio che si, mi manca da morire”.

Hai qualche consiglio per le nuove generazioni e per le donne che si affacciano per la prima volta nel mondo dello sport e del calcio, anche se solo da tifosi?

“Io vorrei dire ai ragazzi e ragazze di credere nella squadra della loro città, è una cosa a cui tengo molto, i miei figli come me sono tifosi e ne sono contenta”.

Il Bello dello Sport e del calcio di provincia è anche questo, credere nella squadra della propria città senza guardare troppo alle lusinghe degli squadroni del Nord.

Omar Domingo Manganelli

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).