L’Avellino parte forte, passa in vantaggio, raddoppia, subisce il gol del due a uno, soffre, ma vince e mette in cassaforte, o quasi, la sicura salvezza. Quasi perchè potrebbe alzarsi la quota punti necessaria, ma a tre gare dalla fine, sicuramente raccoglierà quanto necessario per eliminare qualsiasi dubbio.
La partita parte subito in discesa per i lupi, infatti, all’11’ Amenta commette fallo su chiara occasione da rete e viene espulso e lascia il tiro dagli undici metri a Mokulu, Cragno para, ma sulla respinta arriva Gavazzi mette a dura prova i riflessi di Cragno che para, ma poi Mokulu risolve e festeggia.
L’Avellino subito capitalizza l’uomo in più quando al 22′ Joao Silva svetta sul secondo palo, punizione battuta da Insigne, e porta sul 2-0 il punteggio. Partita chiusa? Nemmeno per sogno. Al 25′ rigore per il Lanciano per fallo grave su Ferrari. Frattali intuisce, ma Salviato ribadisce in rete. La partita si accende, gli uomini di casa, anche se in dieci, tentano di riprendere la gara e per poco non riesce, ma la palla finisce sul palo.
Il primo tempo finisce con un brivido per Frattali e compagni.
La ripresa è un assalto all’arma bianca per il Lanciano, l’Avellino stringe i denti, soffre e prova di respirare con delle ripartenze, ma non riesce a chiudere la partita tagliando così le gambe agli avversari. Al 27′ doppia occasione per l’Avellino, Insigne, che riceve in area da Visconti, prova il sinistro da due passi Cragno respinge e poi salva anche su Mokulu. Al 40′, i biancoverdi rischiano: Bonazzoli vince un rimpallo su Jidayi e calcia ma Frattali para.
La partita finisce quì, tanta sofferenza, ma tanta voglia di non complicare ulteriormente una stagione che ha avuto alti e bassi, ma che, sinceramente, poteva essere gestita meglio, anzi bisognava arrivare a giocare, a questo punto della stagione, più partite senza avere troppe pressioni.