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NUOTO: ISABELLA RISO, UNA RAGAZZA DALLE DOTI CAMALEONTICHE ORGOGLIO DI MAMMA DIANA

Questa è la storia di una bambina che sogna di diventare la nuova Federica Pellegrini del nuoto italiano, un sogno che ad un bambino non si può negare ma, quando sognare, a qualcuno, non basta, ecco che ti ritrovi, come nel caso che andiamo a raccontare, uno scorcio di vita fatto di sacrifici, rinunce e sudore, tutti elementi che, messi insieme, sono parte importante di un atleta.
Parliamo di Isabella Riso, 12 anni, milanese che, in quest’ultimo periodo sta ottenendo progressi importanti.
A raccontarci la sua storia è la mamma, Diana, che come tante mamme sono pronte al sacrificio per i propri figli, annullandosi o quasi, dinanzi agli impegni sportivi dei propri figli: “Isabella, ha iniziato a nuotare quando aveva 7 anni con la squadra della GEAS di Sesto San Giovanni, località che è alle porte di Milano, e questo fino a quando, lo scorso anno, col fallimento della sezione nuoto ci siamo ritrovati a scegliere una nuova squadra per continuare questa avventura”.
Alla fine la scelta è arrivata: “Non è stato facile, ci siamo allontanati di circa 30 Km. da casa. La distanza può sembrare non esagerata – continua mamma Diana – ma quando devi andarci tutti i giorni, dalle 18 alle 20, compreso il sabato, capisci che spesso ci è difficile conciliare lavoro, scuola e famiglia”.
La nuova squadra si chiama Malaspina Nuoto che trova la sua ubicazione logistica in San Felice, una frazione di Peschiera Borromeo (MI) dove mamma Diana ed Isabella devono correre ogni giorno per potersi allenare: “Siamo stati fortunati, oggi posso dire che il nuoto, pur essendo una disciplina individuale necessita comunque di tante componenti collaterali, come l’ambiente familiare che si è subito creato intorno a noi. Doti che bisogna riconoscere anche all’allettatrice Paola”.
Ci può spiegare meglio i concetto di squadra, secondo lei, nel nuoto?
“Il gruppo, secondo me, – continua mamma Diana – è un elemento fondamentale perché quando sei sola sul trampolino ad attendere il via, sola nella corsia di gara, sola coi tuoi pensieri o quando tocchi la piastra dell’arrivo, questo ‘sacrificio’ ha senso nella misura in cui dai il massimo per la squadra che rappresenti”.
Isabella nasce dorsista, ma: “In questa disciplina ha vinto tanti titoli, come ad esempio il primo e secondo posto nella stagione 2014/15 sulla distanza dei 100 mt. nella sezione invernale ed estiva ai nazionali Giovanissimi; prima ai Regionali invernali e seconda sui 200 mt. nella stessa manifestazione. Anche in questa stagione le cose sono andate bene”.
In quest’ultimo periodo si è anche cimentata in una disciplina diversa, quale e perché?
“L’allenatrice ha voluto testarla nei 100 mt. rana, esperimento che è stato davvero positivo, infatti è arrivata seconda al Campionato Nazionale Giovanissimi in entrambi le edizioni. Ma la sorpresa più grande, grazie anche alle sue doti camaleontiche, è stato il secondo posto nei 200 misti, sempre al Campionato Nazionale Giovanissimi”.
Ed il sogno è appena cominciato.
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alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).