L’ennesima occasione sprecata. L’ennesima delusione. Al termine di una gara rocambolesca la Salernitana perde con il Bari pur creando, come sempre, una miriade di occasioni da rete. Traverse, errori arbitrali, imprecisioni difensivi e i tanti punti interrogativi della gestione Menichini hanno condannato il cavalluccio marino ad un ko che fa malissimo e che rischia di compromettere il proseguo di stagione. Finisce 3-4 e per i granata è la sesta sconfitta interna della stagione, troppe per una delle poche squadre che può contare su un pubblico capace di incidere sull’esito di partite e campionati. Lotito, però, è stato smentito: il coro dei 18mila (di cui 4000 baresi) non è bastato a trascinare la Salernitana, a cospetto di un Bari bellissimo a vedersi palla al piede, ma distratto in fase difenvia. Davvero troppi i gol subiti. Eppure per due volte la squadra granata era riuscita a recuperare il risultato ma alla fine resta la solita amarezza finale: nel primo caso con il subentrante Donnarumma, nel secondo con l’asse Coda-Donnarumma grazie ad azioni spettacolari e che avevano esaltato il pubblico presente. Sul più bello la doccia gelata, con la dormita colossale di Rossi e Terracciano ed il 3-4 di Dezi, tutto in pochi minuti e con distinti e curva Nord in festa per l’ennesimo vantaggio. L’espulsione di Odjer complicava ulteriormente i piani, l’unica nitida palla gol capitava sulla testa di Coda che, da posizione invidiabile, spediva il pallone a lato. Al triplice fischio c’è tempo soltanto per il saluto tra le due tifoserie gemellate e per uno sguardo rapido a numeri e classifica: la cura Menichini non ha sortito alcun effetto, gli orrori estivi della società hanno contribuito a portare la Salernitana al penultimo posto e con un distacco importante dalla salvezza diretta. Buona Pasqua anche a voi, Lotito e Mezzaroma…