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MICHELE FISCINA: “IL MIO SOGNO E’ PARTERCIPARE ALLE PARAOLIMPIADI. ZANARDI MI HA DATO CORAGGIO”

“Nel 2001 mentre tornavo da lavorare, portavo scarpe a cucire a mano in un paese vicino a Caselle in Pittari (SA), di ritorno ho avuto un incidente che mi ha provocato l’amputazione dell ‘arto inferiore sinistro. Incominciai un lungo periodo di riabilitazione e per mettere la protesi andai al centro Inail di Budrio a Bologna”.
Da quel brutto incidente nasce la storia sportiva di Michele Fiscina grazie anche ad un incontro fortuito ma di quelli che ti danno una carica di adrenalina incredibile: “A Bologna ho avuto la fortuna di conoscere Alex Zanardi persona che mi ha insegnato che non bisogna mai mollare ma, soprattutto, essere umili e lui lo è”.
Da quell’incontro nasce un desiderio quello di arrivare alle Olimpiadi: “L’impulso arriva dal dottore Giampiero Nuzzo che un giorno mi disse di provare a fare uno sport parolimpico. Pensai all’Handybike ma dovevo superare alcune difficoltà non ultima il costo della bici”.
Poi arriva l’illuminazione: “Nel 2016 un amico, Elia Tordo, mi disse che un suo conoscente faceva il sitting volley. Non sapevo cosa fosse, feci delle ricerche. Trovai una squadra a Nola, ma avevo delle difficoltà ad arrivarci”.
Però lui contattò la società e “il responsabile della squadra mi diede il contatto di mister Teodoro Cicatelli. Ci siamo sentiti e il 10 gennaio del 2016 feci il primo allenamento di sitting”.
Dal primo allenamento al primo campionato: “Abbiamo preso parte al primo Campionato Regionale di sitting volley misto che è stato vinto dalla nostra squadra. E’ stata un’esperienza molto importante per me che mi ha permesso di conoscere e confrontarmi con altre persone che avevano le mie stesse difficoltà ma che non si sono mai arrese”.
Alla fine del Torneo Regionale Michele Fiscina viene convocato nella selezione Regionale e partecipa al Campionato Nazionale per Regioni che si sono svolte a Chieri (TO): “In quei giorni ho avuto modo di incontrare gente che era nel giro della Nazionale, atleti veri che hanno aumentato la mia voglia di sacrificarmi in questo sport”.
“Nel 2017 continuo a fare sitting volley sempre con gli stessi compagni ma la squadra e’ il Tusciano sitting volley. Quest’anno abbiamo partecipato a tante manifestazioni – continua l’atleta salernitano – soprattutto di carattere sociale per far capire che la disabilita’ non è un ostacolo, anzi, fare sport aiuta sia a livello fisico che mentale”.
Un rammarico e nello stesso tempo un’esortazione a chi si nasconde: “Ho incominciato tardi a fare sport ma voglio fare una riflessione a voce alta: ‘mai arrendersi’ bisogna sempre reagire anche quando pensi che il mondo ti stia cadendo addosso perché, ricordatevelo, i sogni posso diventare realtà solo se lo volete per davvero”.
Il suo sogno: “E’ di arrivare un giorno nella Nazionale di sitting volley e, perché no, partecipare alle Para Olimpiadi”

La foto ci è stata gentilmente concessa da Michele Fiscina

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