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“Il calcio dietro le quinte”: intervista a Maria Stanco, giornalista irpina

Il derby tra Salernitana ed Avellino ci ha fornito il pretesto per la nuova puntata de “Il calcio dietro le quinte”. Abbiamo, infatti, intervistato la giornalista irpina Maria Stanco, conduttrice a Sport Channel 214 e collaboratrice per l’edizione avellinese de “Il Mattino”.

Come è nata la tua passione per il calcio?

“Ho sempre avuto questa passione per il calcio sin da piccola. Ero solita ascoltare i radiocronisti della storica trasmissione RAI ‘Tutto il calcio minuto per minuto’. Inoltre sono un’assidua lettrice ed un’appassionata di scrittura: ritenevo che il racconto di un evento sportivo e, più in generale il mestiere della giornalista, rappresentassero la sintesi migliore per queste mie passioni. Così mi sono ritrovata a raccontare di calcio per mestiere”.“La mia prima esperienza è stata scrivere per un giornale locale denominato ‘Buongiorno Irpinia’, nel quale mi occupavo prettamente delle vicende concernenti Sturno, la mia città natale. Successivamente ho collaborato per una testata online e dopo ho lavorato per Media Tre, tv che attualmente non esiste più.  Ora sono redattrice de “Il Mattino” per l’edizione di Avellino e conduco una trasmissione sportiva denominata ‘Extratime’ a Sport Channel 214. Per la carta stampata, mi occupo di cronaca, politica ed in generale di vicende non attinenti al ramo sportivo; invece, a livello sportivo, curo questo programma di approfondimento post gare dell’Avellino. Diciamo che queste mie mansioni rappresentano due aspetti diversi di me stessa”.

 

maria stancoTi piace più la carta stampata o la TV?

“Non saprei scegliere. In TV sono a stretto contatto con i tifosi e parlo in maniera più scanzonata di qualcosa a me gradito come lo sport, mentre al giornale scrivo di cose più serie e ciò ha sempre il suo fascino”.

Stai pensando di diventare giornalista professionista? Ti ispiri a qualcuno?

“Sto pensando di fare un giorno l’esame per diventare professionista alla luce del fatto che questo ormai è diventato a tutti gli effetti il mio mestiere. Lavorare in questo ambiente mi ha permesso di conoscere Marco Ingino e Titti Festa, due pietre miliari del giornalismo avellinese e due professionisti che stimo particolarmente. Come detto precedentemente, credo che l’essenza del giornalismo risieda nella radiocronaca. Ora le donne sembrano aver preso le redini di questo settore in mano. Non ho un modello di presentatrice a cui mi ispiro: cerco di essere me stessa e spero di farmi apprezzare per l’impegno profuso. Bisogna ammettere che Ilaria D’Amico ha modificato il modo di fare conduzione televisiva esprimendo un connubio di bellezza fisica, competenza e capacità di essere alla guida di un programma in maniera scanzonata. Quando parlo di calcio, cerco di ricordarmi che si tratta pur sempre di un gioco e mi impegno a raccontarlo in modo genuino, ma professionale”.

Quali derby tra Salernitana ed Avellino ricordi con particolare emozione?
“In maniera pilatesca ti risponderei parlando dell’ultimo. Ogni derby è una partita a sé, che sfugge a qualsivoglia pronostico e quello dell’andata, vinto dall’Avellino per 3-2, è stato davvero cruciale in quanto ha segnato un momento di riconciliazione tra pubblico e squadra. Battere una corregionale è sempre un’emozione speciale”.

maria stanco e castaldoChe derby sarà sabato?
“Non se sia il match più facile o difficile da affrontare per l’Avellino alla luce della classifica tranquilla in cui versa la Salernitana. Sono sicura che sarà un match interessante e ricco di contenuti. Personalmente ritengo che l’Avellino abbia le carte in regole per centrare la salvezza, indipendentemente dall’esito della sfida dell’Arechi”.

Qual è stata la più grande gratificazione a livello professionale che hai conseguito finora e qual è la cosa che ti piacerebbe raccontare in futuro?         

“Aver presentato ufficialmente la squadra alla tifoseria ai nastri di partenza di questa stagione sportiva: un evento indelebile e che ha permesso di avvicinarmi ulteriormente alla piazza, facendomi conoscere. Un giorno avrei piacere nel vedere l’Avellino in A. Mio padre mi parla dei fasti del passato e sarebbe stupendo riviverli”.

N.B. Le foto usate per corredare il pezzo sono state inserite con il consenso dell’intervistata

corradobarbarisi@hotmail.it

Ingegnere elettronico di primo livello. Giornalista pubblicista dal 26 novembre 2015