Home / APPROFONDIMENTI  / IL CALCIO VITTIMA DEL DIO DENARO E POCO ATTENTO ALLE CAPACITA’ DI TECNICI E GIOCATORI

IL CALCIO VITTIMA DEL DIO DENARO E POCO ATTENTO ALLE CAPACITA’ DI TECNICI E GIOCATORI

Se ne sentono ormai tante sul calcio che è, effettivamente, malato. Di storie se ne raccontano ma nessuno ha mai avuto il coraggio di alzare la mano e gridarlo al mondo intero. Molte volte, a parziale giustificazione di quello che succede, si pensa che questa storia sia mera invenzione degli allenatori e dei calciatori delusi che, pur di giustificare il proprio fallimento non lesinano a fare commenti negativi sui colleghi che hanno la fortuna di avere un contratto.
Come redazione del “Bello dello Sport” abbiamo voluto fare un passaggio su questo argomento cercando di contattare personaggi che nel calcio ci vivono ancora e a diversi livelli.
Molti si sono limitati a dire che se ne sente parlare ma….
Daniele Bellotto, ex calciatore: “A me personalmente non mi è mai capitato ma conosco il problema perché tanti amici che allenano mi hanno detto che, specialmente in D e il Lega Pro, gli hanno chiesto che se volevano allenare dovevano portare lo sponsor”.
Lo sponsor serve per poter poi retrocedere l’importo dell’ingaggio all’allenatore ed al suo staff, ovviamente. La società risparmia e il felice allenatore potrà così farsi conoscere nel panorama calcistico nazionale. E chi invece ha più doti e non ha sponsor? Resta a casa?
Continua Bellotto: “A mio avviso uno deve fare l’allenatore perché ha della capacità. Questi personaggi sponsorizzati tolgono lavoro a gente capace lasciando spazio solo a chi riesce a coprire le spese del suo contratto”.
Il calcio è alla frutta, ci sono difficoltà enormi, ma un conto è fare squadre con ragazzini delle giovanili di squadre professionistiche per prendersi il contributo sulla valorizzazione, un altro è mettere a spiegare le regole del gioco a persone che non sanno leggere bene le istruzioni d’uso.
Pietro Strada, ex Parma e Salernitana, ci racconta che “a me non mi è mai capitato” anche se “i si dice e i ho sentito dire” arrivano alle orecchie di tutti.
Enzo Fusco, ex calciatore di Avellino e Battipagliese: “Questo è un fenomeno che va dalle categorie più basse fino alla Lega Pro, almeno. A mio avviso va cambiato il sistema a partire dalla concessione dei patentini di allenatore”.
Tanti altri hanno preferito non rispondere alle nostre domande altri, ancora, ci hanno detto che così il calcio non migliorerà mai, sinceramente pensiamo proprio che in molti hanno consapevolezza di cosa succede nel mondo del calcio, infatti, vi raccontiamo l’aneddoto più assurdo che abbiamo trovato cercando notizie sull’argomento.
Vito Laudani Galvagno, allenatore ed amico, ormai, del Bello dello Sport, ha raccontato questa storia che è capitata ad un suo ex atleta, oggi allenatore in un settore giovanile milanese, più o meno.
“Un ragazzo che ho allenato mi ha chiamato raccontandomi una storia che a mio avviso è assurda. Parlando mi ha raccontato di un suo amico che allena nei settori giovanili. Nella scorsa stagione allenava i 2000.
Nonostante avesse fatto molto bene il suo lavoro è arrivato ad avere contrasti con i vertici della società perché volevano fargli pagare il kit sportivo”.
Il ragazzo si è opposto anche perché lui prendeva solo un rimborso spese.
Ma questa è il minimo. Infatti il tecnico, continua il racconto di Laudani Galvagno: “è stato mandato ad allenare i 2003, perchè i 2000 erano stati affidati ad un nuovo allenatore, portato da due genitori, che finanziano la società e, guarda caso, hanno i figli che giocano in quella categoria”.
Questo ragazzo ha dato le dimissioni.
Concludiamo con la riflessione di mister Vito: “ormai si sa che se vuoi allenare devi avere alle spalle il più delle volte uno sponsor e questi allenatori vengono privilegiati rispetto ad altri. Ormai le capacità nel calcio moderno sono un optional. Io stesso ho avuto proposte in panchine di serie B greca o di serie A della Lituania o Estonia ma, dovevo portare uno sponsor di almeno 80 mila euro. Chi mi fece queste proposte nemmeno lo conoscevo, lui mi ha solo detto che ha visto e seguito il mio Ujana ed era rimasto incantato. Allora gli chiesi perché mi chiedi di portare uno sponsor se pensi che sia all’altezza? Risposta: E’ il mercato! Sta parolina l’ho sentita troppo spesso in questi ultimi tempi e sta giustificando un sacco di fesserie del calcio moderno. Il calcio lo stanno letteralmente massacrando, uccidendo, compreso i sogni, e non solo quelli, dei bambini”.

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).