Home / APPROFONDIMENTI  / CHLOE LOGARZO: “IL CALCIO LA MIA VITA, LE OLIMPIADI IL MIO SOGNO!”

CHLOE LOGARZO: “IL CALCIO LA MIA VITA, LE OLIMPIADI IL MIO SOGNO!”

Chloe Logarzo, porta un cognome tutto italiano e la sua è una storia che si ripete. Sangue italiano trapiantato nell’altro continente per cercare fortuna, per tentare di svoltare verso una vita migliore.
In loro rimane il sangue italiano, spesso la cultura che, talvolta si tramanda attraverso i racconti perchè questo legame con l’Italia in tanti non lo vogliono dimenticare, mai!
Ritorniamo a parlare di Chloe, una ragazza che vanta origini salernitane, per la precisione di Rofrano, un paesino che oggi conta circa 1500 abitanti e le sue origini vengono attribuite a dei nobili crociati, ma che è nata in Australia dove, come lei racconta: “Ho cominciato a giocare a calcio dall’età di 5 anni”.
Giocare a calcio? Qui sarebbe una disfatta per una famiglia avere una figlia che giochi a calcio a quella età. Invece, nella terra dei canguri è una cosa normalissima, tanto normale che alle scorse olimpiadi, la ragazza italo-australiana ha giocato con la Nazionale al torneo Olimpico.
Emozionata, ci racconta: “Mi è piaciuto giocare alle Olimpiadi, era il mio sogno da bambina”.
Una bambina che sogna di arrivare alle Olimpiadi giocando a calcio? Anche questo potrebbe sembrare un incubo per tanti genitori italiani, invece lei, Chloe, ha potuto sognare liberamente e, perchè no, realizzarlo.
Lei però non conosce Rofrano, non ha mia visto la terra che ha dato i natali ai suoi genitori, infatti, ci dice che: “Io non ho mai incontrato la mia famiglia in Italia ma, mio padre è stato a Rofrano nel 2012”. Continua: “Mi piacerebbe visitare il paese natale dei miei genitori, ma credo che sia difficile che io possa, invece, giocare nel campionato italiano”.
Si, perchè in Italia, il calcio femminile è ancora così arretrato rispetto a tanti altri Paesi che la ragazza italo-australiana, che indossa il numero 6 nella sua Nazionale, non ha certamente questa aspirazione, o meglio, non sognerebbe mai di venire a giocare nella terra dei suoi padri.

NAZIONALE AUSTRALIANA

Chloe Logarzo, brings a whole Italian surname and his is a story that repeats itself. Italian blood transplanted another continent to seek his fortune, groped to turn towards a better life.
In them it remains the Italian blood, often the culture that sometimes has been handed down through stories because this tie with Italy in so many do not want to forget, ever!
We return to talk about Chloe, a girl who enjoys salernitane origins, to be precise of Rofrano, a village now has about 1500 habitants and its origins are attributed to the noble crusaders, but was born in Australia where, as she says: “I started playing football from the age of five years.”
Playing soccer? Here it would be a defeat for a family to have a daughter who play football at that age. Instead, the land of kangaroos is something very normal, so normal that at previous Olympics, the Italian-Australian girl has played with the national team in the Olympic tournament.
Excited, tells us: “I liked playing in the Olympics, it was my dream as a child”.
A little girl who dreams to get to the Olympics playing football? Although this might seem like a nightmare for so many Italian parents, instead of her, Chloe, could dream freely and, perhaps, make it happen.
But she does not know Rofrano, did not I saw the land that gave birth to his parents, in fact, tells us that: “I have never met my family in Italy but, my father was in Rofrano in 2012”. He continues: “I’d like to visit the birthplace of my parents, but I think it’s difficult that I can, however, play in the Italian league.”
Yes, because in Italy, women’s football is still so backward compared to many other countries that the Italo-Australian girl, who wears the number 6 in its National, certainly does not have this aspiration, or rather, do not ever dream to come play in the land of his fathers.

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).