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ESISTE IL FRONTE DEL NO PER LA VAR: NOSTALGICI DEL CALCIO “VERO”?

Forse sarà perché sono ancora legato al calcio, quello vero, dove lo spettacolo era godibile e gli stadi erano pieni in tutte le categorie dove per firmare un contratto bastava una stretta di mano con il calciatore”.
Era un calcio passionale, un calcio vero e questo lo racconta al Bello dello Sport Vito Laudani Galvagno: “Non era necessario baciare nessuna maglietta perché quei colori erano la sua seconda pelle. Dove gli arbitri erano tre e le panchine di legno e scomode e si era al massimo in cinque più il secchio dell’acqua con la spugna enorme”.
Uno scorcio di un calcio dimenticato, ma mister Vito Galvagno continua il suo flash back: “Le scuole calcio non esistevano, la scuola calcio era la strada, l’oratorio o uno spazio che poteva essere adibito per giocare e poter esprimere la sua gioia e felicità senza condizionamenti e senza che nessuno gli dicesse cosa fare in campo o con la palla”.
Ma la novità della Var non era prevista: “La bellezza e il successo di questo sport è insito nella sua drammatica semplicità e affidarsi alle tecnologia vuol dire svizzere questa sua semplicità. Il calcio è bello anche per questo suo essere imperfetto. Questo suo modo di essere che dura da 150 anni ha fatto si che diventasse lo sport più bello del mondo, il più praticato e seguito”.
Continua: “La perfezione rende le cose noiose, figuriamoci nel calcio dove si vive di attimi e dove felicità e delusione si vivono proprio in un attimo. A mio avviso la tecnologia non farà altro che allontanare il calcio base da quello tecnologico perché le differenze saranno troppe e se muore la base morirà anche quello tecnologico”

 

LA VAR POTREBBE TOGLIERE QUESTI DUBBI … E TANTI ALTRI ANCORA MA PIACE A TUTTI IL CALCIO MODERNO?

FOTO DI EDY NASTRI

 

DONNARUMMA SI PREPARA AD ESULTARE... MA....

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