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GRAZIE A MIMMO CRISCITO ENTRANO ALLO STADIO: LA STORIA DI 5 RAGAZZI MARCHIGIANI

Questa storia arriva a San Pietroburgo ed ha per protagonisti cinque ragazzi di Castelfidardo, paese famoso per le fisarmoniche e Domenico Criscito, capitano dello Zenit ed ex giocatore del Genoa, che si è adoperato per permettere ai cinque amici di assistere ad una partita del campionato russo. Francesco Sancesario, Luca Togni, Alberto Segoni, Tommaso Galassi, Marco Serenellini, questi i nomi dei ragazzi, amano viaggiare e in questi giorni hanno fatto tappa anche a San Pietroburgo. Nella pianificazione del loro viaggio decidono, così, di inserire anche una partita di calcio, “perchè due settimane senza non si riesce a stare. Il problema era come trovare i biglietti a quattro giorni dal match e, soprattutto, come pagarli! Sono bastati pochi secondi di riflessione per arrivare alla soluzione più logica per la nostra situazione: scriviamo a Roberto Mancini, neo allenatore dello Zenit. “Robè, tu sei di Jesi, noi di Castelfidardo, trovaci i biglietti!”. Ma, prevedibilmente, nessuna risposta”.
E’ Tommaso Galassi, uno dei ragazzi della comitiva, contattato dalla nostra Redazione, a raccontarci questa storia.
Com’è nata l’idea di rivolgervi a Mancini e poi a Mimmo Criscito per riuscire ad avere i biglietti per la partita.Siamo in Russia perché amiamo viaggiare. Ogni estate prendiamo uno zaino e viaggiamo per l’Europa, viaggiando in bus e dormendo per ostelli. Quest’anno abbiamo deciso di visitare le repubbliche baltiche ed in seguito la Russia, prima San Pietroburgo e poi Mosca. L’idea è nata per scherzo, una goliardata che immaginavamo finisse con un nulla di fatto. Infatti così è stato con Mancini, ma Mimmo Criscito incredibilmente ci ha risposto e accontentato”.
In che modo avete contattato Mancini e poi Criscito? “Mancini se non ricordo male prima su Facebook e poi su Instagram, Criscito invece direttamente su Instagram. Nessun numero telefonico come qualcuno chissà perché ha supposto”.
E poi, dopo che vi ha risposto Criscito, com’è andata? Cosa è successo? “Criscito ci ha trovato i biglietti, che ci sono stati recapitati da un suo amico sotto il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo. Biglietti per il settore centrale, subito sopra l’ingresso in campo dagli spogliatoi. Ci siamo goduti la partita e alla fine siamo riusciti a scambiare anche due chiacchiere con Criscito che si è sincerato che tutto fosse andato per il meglio e che la nostra vacanza procedesse bene. Purtroppo non siamo riusciti ad incontrarlo anche fuori dal campo perché in questa settimana era venuta su la sua famiglia, la moglie e i due figli ed è dovuto, comprensibilmente, stare con loro. Speriamo ci siano altre occasioni, magari in Italia”.
Come avete fatto a convincerlo? “Niente di particolare, è stato subito disponibile. Per ringraziarlo abbiamo scritto al suo amico così da non disturbare lui e la sua famiglia e non essere invadenti. Ora siamo a Mosca, fra un paio di giorni torniamo a casa con un nuovo bagaglio di esperienze, di cui questa con Mimmo sarà sicuramente quella che più ci rimarrá nel cuore”.
Un’esperienza difficile da dimenticare per i ragazzi, soprattutto perchè segnata da un gesto da parte di un campione non frequente in un mondo del calcio sempre più dominato da interessi economici e trasferimenti faraonici.
Fonte foto: profilo fb di Tommaso Galassi

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