Manuel Cicatelli, figlio d’arte, si è trovato a dover svolgere un ruolo importante durante gli allenamenti della Nazionale Italiana Volley, impegnata alle Universiadi 2019, che si sono svolte in Campania: “Ho dato una mano agli allenamenti della Nazionale simulando, soprattutto, le azioni d’attacco delle avversarie di turno”.
Tanta emozione e tanta paura di sbagliare, ma alla fine il suo lavoro è stato ricompensato: “In realtà coach Marco Paglialunga incontrò mio padre in piazza ad Eboli e gli disse che stavo facendo un buon lavoro. La dimostrazione credo di averla avuta quando, dopo la sconfitta in finale e, quindi, dopo essersi giudicata la medaglia d’argento l’allenatore mi ha donato la sua maglia di allenamento. Un gesto che ho molto apprezzato soprattutto perchè me l’ha consegnato subito a fine gara”.
Sette o otto allenamenti sono bastati a renderlo felice e ci racconta alcuni episodi e/o aneddoti: “Quando ci allenavamo sulle battute io mi accorgevo che loro ricevevano con una certa facilità. Ma le ragazze sono davvero brave. Se capitava di fare un ace allora scattava l’applauso da parte loro”.
Ovviamente, poi, non poteva mancare alle partite: “Certo, diciamo che se capitava di incrociarci con gli sguardi da parte loro non mancava un saluto o una boccaccia”.

Carlotta Cambi con Manuel Cicatelli subito dopo una partita delle Universiadi

Tra le tante atlete però ha potuto parlare di più con Carlotta Cambi: “Ma solo perchè avevamo delle amicizie in comune che ci hanno facilitato dei lunghi scambi di battute. A volte, devo essere sincero, la usavo anche come cartina al tornasole per capire se stavo simulando bene le fasi di gioco per le quali sono stato chiamato dalla Nazionale”.
Un argento che sente anche un po’ suo e sulle ragazze che ha conosciuto ci tiene a ribadire: “Ho trovato un gruppo umile e forte”.