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L’AVELLINO CADE A CESENA SOTTO I COLPI DI CACIA: SECONDO KO ESTERNO PER I LUPI

Seconda sconfitta esterna per l’Avellino su altrettante partite giocate in questo campionato. Dopo il passo falso di due settimane fa in quel di Cremona, questa sera la truppa irpina è uscita a mani vuote dal Manuzzi di Cesena. 3 a 1 il risultato finale a favore dei bianconeri in cui si esalta un sempre verde Cacia, autore di una pregevole doppietta. Vediamo le azioni salienti del match. Pronti via e il Cesena è già in vantaggio: passaggio filtrante di Jallow per Cacia, che incrocia sul secondo palo e deposita in rete. L’Avellino, colpito a freddo, prova a riorganizzarsi. La prima vera limpida azione arriva al minuto di 19: Cascione prende la palla di mano in area, su un cross dalla destra di Laverone. Rigore nettissimo. Dal dischetto Ardemagni si fa ipnotizzare da Fulignati che respinge con i piedi e salva la sua porta. Gol mangiato, gol subito. Manco a dirlo: punizione per il Cesena, sponda di testa di Cascione con il pallone che giunge sull’accorrente Sbrissa che, dall’altezza del dischetto, calcia alla sinistra di Lezzerini. A 5 minuti dal riposo Falasco serve Molina che, dopo un dribbling, impegna l’estremo difensore cesenate in una difficile parata.

Nell’intervallo Novellino prova a cambiare modulo, inserendo Castaldo e togliendo Bidaoiu. Inizio di ripresa con un Avellino più pimpante: cross di Laverone, ma il colpo di testa di Ardemagni sbatte sul palo. Al minuto 6 il Cesena realizza ancora con Cacia, dopo un perfetto contropiede. Partita praticamente chiusa. Reazione d’orgoglio degli irpini che accorciano con Castaldo, su calcio di rigore, per fallo di mano di Laribi. Lo stesso Laribi, poco dopo, prova a rifarsi andando vicino al gol su calcio di punizione. Al 15′ la partita si complica ancora di più: secondo giallo per Suagher per un fallo di Cacia  e dunque espulsione. L’Avellino, con la forza dell’orgoglio e sostenuto incessantemente dai propri tifosi, cerca di rientrare in partita ma rischiano sui capovolgimenti di fronte. A 10 minuti dalla fine anche la sfortuna gira le spalle agli irpini: cross di Laverone, stacco di testa di Castaldo che con una frustata di testa manda la palla sul palo con Fulignati battuto. Non succederà più nulla fino al triplice fischio finale di Niccolò Baroni della sezione di Firenze.

 

 

 

 

 

 

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