A LEZIONE DA VITO LAUDANI GALVAGNO: EVOLUZIONE DI UN GIOVANE CALCIATORE
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Il Sassuolo ha introdotto un nuovo metodo di allenamento nella categoria esordienti, metodo che ha fatto scalpore in tutti Italia, ma Vito Laudano Galvagno lo usava già 25 anni fa: “Questa è la mia filosofia e metodologia da 25 anni a questa parte, ho sempre dato come priorità l’educazione e la libertà dei bambini”. Grazie alla sua autorizzazione, ogni settimana proporremo le sue idee “per capitoli”, sperando di fare cosa gradita a tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori.
La prima puntata ha come titolo “Evoluzione di un giovane calciatore”, buona lettura
Capacità, competenze, pazienza, gradualità e progressività!
Queste le parole “chiave” per un istruttore che vuole ottenere dei risultati, evitando che i bambini si annoino o peggio abbandonino
lo sport.
Il primo obiettivo dei bambini è divertirsi e provare piacere in ciò che fanno ma nello stesso tempo, hanno desiderio di imparare,
dunque l’istruttore deve in ogni allenamento proporre sempre situazioni nuove, in modo tale da rinvigorire e stimolare la loro curiosità e fantasia
che in età infantile è vulcanica.
Dunque l’istruttore deve avere quelle conoscenze e competenze necessarie per programmare e adattare un lavoro specifico per età, sfruttando cosi
in modo equilibrato e proficuo le fasi sensibili che i bambini hanno nella loro fase evolutiva.
Alcune delle peculiarità che deve avere un istruttore, sono la pazienza e la consapevolezza di essere lui al servizio dei bambini e non viceversa
come purtroppo spesso accade.
Quest’ultimo è un aspetto fondamentale, il pericolo è che negli istruttori prevalga il proprio egocentrismo e così facendo perde di vista quello che
dovrebbe essere l’obiettivo primario e cioè insegnare, invece di pensare ad allenare per vincere.