Home / ANEDDOTI  / NICOLA MARTINI: “È IL MIO IL PRIMO GOL ALL’ARECHI. HO ANCORA I BRIVIDI”

NICOLA MARTINI: “È IL MIO IL PRIMO GOL ALL’ARECHI. HO ANCORA I BRIVIDI”

“Ho ricordo ancora vivo nonostante tutti questi anni passati, l’emozione del debutto con il Padova all’Arechi con le curve ancora non abilitate, giornata caldissima Tribune e gradinate stracolme di tifosi pronti a sostenerci come solo i salernitani sanno fare!”
È Nicola Martini centrocampista di quella Salernitana che riportò entusiasmo e la serie B a Salerno dopo tanti anni bui: “il risultato finale fu di 0-0 partita contratta da ambo le parti, con poche occasioni da gol per entrambe le squadre”
Ma Nicola Martini è stato il primo calciatore in maglia granata a segnare un gol in campionato all’Arechi: “ma l’emozione più grande a livello personale, è stata alla partita successiva in casa dove avevamo la corazzata udinese, squadra fortissima costruita per la promozione in serie a, composta da fior di giocatori: Balbo, Sensini, Dell’Anno, Giuliani, Mattei, Susic, solo per citarne alcuni. Ebbene, dopo circa 10 minuti su calcio d’angolo di Gasperini rubo il tempo a Susic e di testa riesco a segnare il primo goal del nuovo stadio, pelle d’oca esplosione di gioia sugli spalti .. indimenticabile!”
Quel campionato, nonostante una buona squadra ed un Daniele Pasa in gran spolvero non si ricorda per via di una salvezza che non arrivò perché… “Effettivamente noi disputammo un grande campionato, il livello delle squadre era molto alto, non come ora!
Con il Cosenza era difficile giocare in quanto avevano un ottima difesa, ed un finalizzatore eccezionale, Gigi Marulla, il compianto bomber che ci ha lasciato troppo presto!
Ebbene, nello spareggio a Pescara la partita potevamo vincerla per come giocammo, purtroppo l”istinto di Marulla nel credere in una palla morta alle spalle di Carmine Della Pietra, ci costò cara quando oramai credevamo di andare ai calci di rigore. Obiettivamente non meritavano di retrocedere, verso la fine del campionato infatti ci furono dei risultati strani, noi affrontammo il Foggia di Zeman già promosso in serie a, vincevamo 1-0 fino a 5 minuti dalla fine, e loro “giustamente” per la purezza del calcio attaccarono fino alla fine pareggiando con Baiano, se non erro, togliendo un punto fondamentale per la salvezza!
In altre partite non ci fu questo giusto spirito sportivo da parte di altre squadre!”
Quello spareggio è rimasto indigesto a tutta la tifoseria granata ma anche chi aveva vissuto in campo quella delusione non ha dimenticato: “La fine della partita, con il Cosenza ci lasciò senza parole eravamo disperati! retrocedere allo spareggio è terribile perché ti giochi un campionato fatto di enormi sacrifici, in una sola gara dove può succedere di tutto! ricordo con tanto affetto e nostalgia Salerno città meravigliosa, ed il suo pubblico. E a Salerno ho conosciuto in particolare una persona e la sua famiglia veramente speciali, Giuseppe Rosolia titolare del ristorante o’scuorzo che è diventato il nostro quartier generale, lui e la sua famiglia, nonostante tutti questi anni, sono rimasti in maniera indelebile nel mio cuore, e colgo l’occasione per abbraccio idealmente tutti i salernitani, augurando di tornare ai massimi livelli”.

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).