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IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO: UN’OTTIMA SALERNITANA FERMA LA FUGA DEL PESCARA

Arrembante, aggressiva, a tratti devastante nonostante un arbitraggio sfavorevole e tanta sfortuna che, ahinoi, ha contraddistinto buona parte di questo campionato. Inizia nel migliore dei modi il Menichini-bis, con una Salernitana finalmente ben messa in campo, carica al punto giusto e capace di mettere alle corde un Pescara che, probabilmente, ha sottovalutato l’avversario e che non ha saputo sfruttare nè la superiorità numerica, nè le decisioni del signor Aureliano che ha convalidato due reti palesemente irregolari incidendo negativamente sul risultato finale. Stavolta, a differenza del recente passato, i granata non si sono abbattuti dopo lo svantaggio ed hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo raggiungendo il sacrosanto pareggio grazie ad una zampata di Alfredo Donnarumma, inspiegabilmente tenuto in panchina da Torrente ed oggi migliore in campo in assoluto. Dall’altra parte ha ben figurato Gianluca Lapadula, capace di mettere in difficoltà l’intera retroguardia campana dal primo al novantaquattresimo. Nota a margine per Massimo Coda. Al di là del rigore sbagliato- che poteva pesare come un macigno- l’ex Parma ha convinto per movimento, intensità e cattiveria agonistica. Peccato che nel primo tempo abbia fallito l’occasione per il raddoppio calciando a lato da ottima posizione su assist invitante di Odjer, rigenerato dalla cura Menichini. Il trainer di Ponsacco ha guadagnato gli applausi dei 10mila dell’Arechi, finalmente soddisfatti per la prova di una squadra che, in casa, dovrà conquistare la sua salvezza.

Quanto al match, nel primo tempo si è giocato ad una sola metà campo e la Salernitana, dopo un paio di timidi tentativi dalla distanza, ha sbloccato la partita grazie ad un rigore segnato da Coda: nella circostanza andava espulso il portiere Fiorillo. I padroni di casa hanno avuto il merito di non accontentarsi e poco dopo hanno sfiorato il raddoppio, dapprima con Coda (esterno della rete), poi con Zito su calcio piazzato. Sul più bello, però, l’ex Avellino si è beccato ingenuamente un cartellino rosso per un inutile fallo a metà campo sotto gli occhi del direttore di gara: salterà almeno due partite. Il Pescara, a quel punto, ha ripreso a correre ed ha trovato il pari con Lapadula: stop sospetto, Franco-Empereur a farfalle e pallone in fondo al sacco. Nella ripresa accade praticamente di tutto: dall’occasione fallita da Donnarumma ad un paio di ottimi interventi di Terracciano passando per l’espulsione di Mazzotta e la rete dell’1-2 targata Verde su azione viziata da un fallo su Gatto. Partita finita? Macchè. Tempo 4 minuti ed Aureliano indica ancora il dischetto a favore dei granata: Coda cambia l’angolo, Fiorillo intercetta ed esulta. Per 10 minuti la Salernitana si addormenta e subisce il contraccolpo psicologico, il Pescara ha il demerito di non chiudere la sfida e becca il 2-2, preludio all’espulsione ingiusta di Empereur e ad un’occasione ghiottissima per gli abruzzesi sventata da Moro. Applausi e un punto prezioso, avanti così!

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