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RUSSIA 2018: LE EMOZIONI DEI TIFOSI, TRA SOGNI, SPERANZE E… STORIE MONDIALI

Chi vincerà i mondiali? Di solito la domanda la si pone agli addetti ai lavori, a coloro che hanno competenze tecniche specifiche, invece, la nostra redazione, in vista dei quarti di finale, è andata alla ricerca di tifosi “particolari” per avere opinioni e pareri su come finirà il Mondiale o, se sono meno lungimiranti, chi passerà il turno.
Secondo Franca Rajkovic, ex giocatrice di pallamano, di origini croate, ma trapiantata stabilmente in Italia “La nazionale guidata da Zlatko Dalić è un ottima squadra. Nelle tre partite del girone mi è piaciuta la qualità del gioco, ma contro la Danimarca c’è stato un piccolo passo indietro. Spero che possano arrivare il più lontano possibile, ma i quarti sono già un bel traguardo per una nazione piccola come la Croazia. Speriamo solo che ora non ci sia un calo fisico degli atleti”.
Una delle squadre più in forma ammirate negli ottavi di finale sembra proprio il Brasile di Tite, che per tradizione, senz’altro, punterà dritto alla finale come ci conferma anche David De Souza ragazzo brasiliano residente in Italia: “Per noi brasiliani il calcio è una sorta di modo per uscire da realtà non certo all’avanguardia, non sempre abbiamo a disposizione strutture avanzate ma nonostante ciò ci divertiamo a praticare questo sport regalando spesso al mondo talenti straordinari. Dal mio punto di vista la squadra è in crescita, e per arrivare in finale è fondamentale la costanza nei miglioramenti. Ci aspettiamo tanto da Neymar ma fino a ora non si è espresso ancora al massimo”.
Ronei Frigerio conferma: “Credo che sarà il Brasile a vincere perché è cresciuto e ho davvero apprezzato l’ultima partita. Stanno lavorando come una squadra, con una difesa finalmente unita e compatta. Stiamo portando addosso la vergogna del 7 a 1 subito in casa nello scorso mondiale e storicamente ogni volta che i brasiliani iniziano a screditare la Selecao, dopo si mostra grande e si unisce”.
L’avversario più temuto dai sostenitori verdeoro è la nazionale uruguayana come ci conferma Renato Luiz Bicudo Ferraro, tifoso del Brasile ma di chiare origini italiane: “Per la vittoria finale temo l’Uruguay, per me se la gioca alla pari con il Brasile”.
Parlavamo dell’Uruguay come avversario temuto dai brasiliani, il motivo?
“Alla domanda rivolta a Pelè, quattro anni fa, se gli sarebbe piaciuta una finale contro l’Uruguay ha risposto netto: “Non vorrei piangere come fece mio padre quando perdemmo la finale in Brasile nel 1950“. L’episodio lo ricorda una tifosa uruguaiana Gimena Cannavò che continua: “A mio avviso al forza della nostra Celeste è il gruppo e lo spirito che trasmette Tabarez. Per lui i suoi ragazzi non devono pensare solo al calcio ma quando indossano quella maglia devono essere orgogliosi di farlo. Personalmente ho la stessa sensazione del mondiale del 2010. Io ero a Parigi e in un primo momento i giornalisti locali dicevano che un Paese con meno di 10 milioni di abitanti non poteva impensierire le grandi del calcio. Poi la Celeste andava avanti e cominciavano a dire che giocavano bene e, proprio in questi giorni, ricordando quell’episodio, ridevo di gusto perchè mi sembra di rivivere quelle stesse emozioni. Per finire devo dire che anche se non passiamo il turno noi saremo tra le migliori otto squadre del Mondo e per noi è un onore”.
Si passa alla Svezia, la Nazionale che ha eliminato la nostra Italia e ci ha fatto vivere un mondiale da “spettatori”. A commentare è Marcus Birro: “Questa generazione svedese è fantastica, ha saputo toccare i quarti di finale di un Campionato del mondo per la prima volta dopo il 1994. Ce l’ha fatta senza Zlatan Ibrahimovic, e per questo vanno fatti i complimenti all’eccezionale lavoro di Janne. Non è mai esistito un caso Ibra, a dire il vero, perché lui ha detto addio alla nazionale due anni fa e non mi risulta abbia chiesto di tornare. Poi beh, la Svezia non è una sorpresa perché già nelle qualificazioni ha fatto molto bene, è una squadra senza stelle ma con tanti giocatori di carattere che sanno giocar bene. In ogni caso ai quarti la pressione sarà tutta sull’Inghilterra. A prescindere dall’esito del Mondiale, la Svezia uscirà a testa alta”.
Tra poche ore cominceranno le gare dei Quarti e, chissà se ci saranno ancora sorprese o la storia ci riserverà ancora gare che hanno fatto la storia e/o la gloria di questa competizione mondiale.

IN COLLABORAZIONE CON GIUSEPPE MAUTONE

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).