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Sannino: “Solo uno stupido non ha dubbi!”

Un Beppe Sannino sereno e carico si presenta ai microfoni nella conferenza stampa di vigilia nella madre di tutte le partite. Gara, quella tra Salernitana ed Hellas Verona, attesa a queste latitudini da circa cinque anni. L’allenatore ha risposto alle domande incalzanti dei giornalisti presenti con puntualità e cortesia poi con lo scorrere del tempo si è lasciato andare facendo conoscere aspetti del suo carattere non ancora familiari e soprattutto dimostrando il grande spessore umano e culturale celato oltre la corazza del sergente di ferro del campo. Uomo pragmatico e realista: “Abbiamo sempre bisogno del risultato; la cosa più importante è muovere la classifica“. Poi ancora con una punta di cinismo: “Quando non puoi vincere non devi perdere“. Sognatore e cuore impavido: “Prima della partita voglio sentire i tamburi nel cuore dei miei calciatori non i tamburi dello stadio“. Ma anche estremamente sicuro di se: “Ho sempre le idee chiare; le decisioni sono mie non mi faccio influenzare“. Con la stilla di saggezza finale: “Solo un uomo stupido non ha dubbi, bisogna averne fino all’ultimo minuto…

Da rimarcare l’amarcord sui suoi trascorsi di calciatore quale compagno di Lucchetti (già centravanti della Salernitana 89/90). Il mister, ex centrocampista talentuoso e fumantino, ha sottolineato come Lucchetti invidiasse il suo successo col pubblico per i suoi colpi  ad effetto e con questo episodio – sul quale ha riflettuto a lungo durante la carriera di allenatore – ha voluto sottolineare l’importanza dei mediani o comunque di tutti quei calciatori dei quali si parla poco ma che risultano essere fondamentali nell’economia di gioco di una squadra che funzioni. Nulla da dire, il personaggio è interessante e di certo continuerà a far parlare di sé sperando che i risultati gli diano ragione.

Riproponiamo di seguito qualche domanda con le relative risposte.

D.: Come si prepara una gara come quella contro l’Hellas Verona?
R.: Si tratta di una partita attesa da anni ma non dobbiamo farci prendere da questo. Loro sono la squadra favorita, quindi massimo rispetto ma è il campo a dare le risposte. Vinca il migliore!

D.: Quale modulo pensa di adottare, che tipo di scelte tecniche farà?
R.: I numeri (Moduli ndr) non contano. Cercherò di mettere in campo la squadra che dia le migliori garanzie. Abbiamo ancora due allenamenti per decidere, chi scenderà in campo – dall’inizio o a gara in corso – rappresenterà il meglio che abbiamo.

D.: E’ soddisfatto della rosa a sua disposizione?
R.: L’allenatore deve lavorare con quello che la società gli mette a disposizione. Non so chi si aspettasse di più se la stampa o il sottoscritto, in ogni caso faremo il massimo e non voglio parlare di mercato fino a gennaio.

D.: Le sue scelte saranno dettate da convinzioni o adattate all’avversario di turno?
R.: Il calcio è cambiato le squadre devono essere camaleontiche e cucire il vestito in base agli uomini disponibili e agli avversari da affrontare.

D.: Qual è il suo auspicio per domani?
R.: Premesso che voglio vivere il quotidiano come ogni tifoso, quindi so quanto conta la gara col Verona, devo fare di tutto per lasciare la squadra fuori da tutto questo. Mi auguro vinca la sportività.

D.: Come immagina la sua prima volta all’Arechi?
R.: Credo come ogni altro esordio, ma questo lo sento di più per l’importanza della piazza e della gara.

D.: Cosa ci può dire di Rosina?
R.: Alessandro è innanzitutto un uomo straordinario e un meraviglioso professionista. Può fare qualsiasi ruolo chiaramente cerco di sfruttarne le caratteristiche in maniera funzionale alla squadra perché possa fluire in un gioco armonico.

D.: Tendenzialmente è d’accordo agli allenamenti a porte aperte?
R.: Si, ma sono decisioni che vanno prese di comune accordo con la società.

D.: Quali sono i punti deboli del Verona e cosa perdono con l’assenza di Pazzini?
R.: Perdono tanto con Pazzini ma sono una squadra costruita per vincere con due uomini per ogni ruolo. Non hanno lasciato nulla al caso sia in termini tecnici che fisici. Sono favoriti sulla carta ma è un pronostico che possiamo sovvertire sul campo da gioco.

D.: La Salernitana ha l’attacco più forte della serie B?
R.: Sicuramente Coda e Donnarumma sono due calciatori importanti dei quali si è parlato a lungo in questa estate ma vedremo solo alla fine dell’anno se sono i più forti. La cosa più difficile nel calcio è riconfermarsi a certi livelli.

 

Angelo Ferraro

angelo2.ferraro@gmail.com

"il carattere di un uomo è il suo destino!"