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INTERVISTA DOPPIA A ROBERTA FIORILLO E MARA BARBARIGA DELLA LEONESSA BRESCIA DI PALLAMANO

Siamo a Brescia nella città che grazie a Giosuè Carducci, che volle per sempre definire il coraggio leonino con cui la città si battè durante l’insurrezione delle Dieci Giornate, è ormai conosciuta come la Leonessa d’Italia. (Tuttavia Carducci non fu il primo ad impiegarla. Egli riprende infatti un verso di un grande poeta risorgimentale che certamente conosceva ed ammirava: Aleardo Aleardi).
Noi del “Bello dello Sport” abbiamo incontrato due “Leonesse” della Pallamano Brescia.
Una e’ Mara Bargariga che adora anche il calcio e il basket ma, soprattutto, l’equitazione

MARA BARBARIGA

MARA BARBARIGA

la sua compagna di squadra è Roberta Fiorillo che prima di passare alla pallamano ha ballato Hip-Hop e praticato nuoto

ROBERTA FIORILLO

ROBERTA FIORILLO

Oggi, sono compagne di squadra e vivono questa fantastica esperienza comune e pronte a presentarsi ai lettori del “Il Bello dello Sport” e lo facciamo facendole invertire i ruoli:

Mara: “Roberta Fiorillo classe ‘98, ala sinistra ma anche centrale e terzino, è un po’ tutto (sorride!)
Roberta: “Mara Barbariga, classe 98. Ala destra, ma ha anche un passato da pivot”

A questo punto nutriamo dei seri dubbi, forse in fondo non sono tanto amiche ed allora proviamo a punzecchiarle con una domanda “cattiva”: tre aggettivi per descrivere l’altra…

M: “Le prime parole che mi vengono in mente pensando a Roberta sono assolutamente solare, disponibile e determinata”
R: “Tre aggettivi per descrivere Mara… È una persona divertente, all’allenamento è impossibile non scherzare con lei, a volte si scherza anche troppo, dobbiamo contenerci. È una persona su cui si puó contare sia in campo che fuori ed è paziente. Nella nostra squadra ci vuole pazienza, soprattutto con le ‘vecchie’ (e qui scatta una grassa risata!)

Quando e come vi siete avvicinate alla pallamano?

M: “Mi sono avvicinata alla pallamano relativamente tardi, verso i 10 – 11 anni, ma ho sempre seguito mio fratello che tutt’ora gioca a Cologne e fin da piccolissima sono rimasta affascinata da questo sport”.
R: “Mi sono avvicinata alla pallamano all’età di 10 anni. Una mia amica praticava questo sport diverso dal solito e le piaceva molto. Io l’avevo provato a scuola e mi incuriosiva. Poi sono andata a fare un allenamento e me ne sono innamorata”.

A questo punto ci sembra doveroso capire cosa è la pallamano per voi

M: “La pallamano per me è prima di tutto una valvola di sfogo, ma soprattutto anche un modo per cercare sempre di migliorare me stessa. È grazie alla pallamano che ho imparato il significato delle parole sacrificio e squadra”.
R: “Dicendo che me ne sono innamorata penso si possa percepire cos’è la pallamano per me. È sempre stato qualcosa di più di uno sport o di un passatempo. È la mia passione e da quando ho 10 anni questo sport fa parte della mia vita ogni giorno. E questo grazie ad una persona in particolare che mi ha trasmesso fin da subito tutto il suo amore per questa disciplina. Questa persona è sempre stata un esempio per me, la sua grinta e la sua passione sono visibili a tutti e penso sia anche merito suo se la pallamano è così importante per me”.

Tanta passione e, allora, quali obiettivi personali vi ponete in questa disciplina?

M: “Personalmente punto a migliorarmi allenamento dopo allenamento per cercare di fare il massimo sia per me che per la mia squadra, poi ovviamente cerco di impegnarmi per ritagliarmi quanto più spazio possibile in partita”.
R: “Un obiettivo raggiunto per me, intanto, è quello di giocare in A1 e sopratutto nella Leonessa. L’obiettivo principale ora è quello di essere sempre più parte di questa squadra in campo e di poter dare una mano per fare un buon campionato”.

Passiamo sul personale: cosa vorreste avere dell’altra?

M: “Di Roberta mi piacerebbe avere la capacità di sorridere sempre nonostante tutto, la sua capacità di visione di gioco e assolutamente la grinta che mette in tutto quello che fa, è spettacolare”.
R: “Di Mara vorrei avere sicuramente i suoi capelli. Non so se lo sapete ma ha dei capelli stupendi. Oltre a questo di Mara vorrei avere la sua capacità di stare in equilibrio sulla fitball, è veramente brava, dovreste vederla durante allenamento! E poi il suo coraggio. Quando il nostro allenatore ci propone esercizi nuovi lei non esita… Si butta! E non si arrende fino a quando non ce la fa!”.

Risposte sincere. Riportiamo la conversazione su qualcosa di meno personale, forse: oltre alla pallamano seguite altri sport o li avete praticati e se possibile fateci sapere qual è la vostra squadra di calcio preferita o il vostro personaggio sportivo del cuore.

M: “Oltre alla pallamano seguo principalmente calcio e basket, una mia grandissima passione è però l’equitazione, ogni piccolo spazio disponibile lo dedico a quello”
R: “Oltre alla pallamano ho fatto 4 anni di Hip-Hop e nuoto. Poi a 10 anni praticavo tutti e tre gli sport ma ho dovuto scegliere e, ovviamente, la pallamano ha prevalso su tutti, nonostante fosse lo sport ‘nuovo’ rispetto agli altri”.

Nessuna squadra?. Allora chiediamole di raccontate un’esperienza che avete vissuto nella pallamano in particolarmente emozionante/positiva

M: “Un’esperienza particolarmente emozionante per me è stato sicuramente l’ultimo campionato, la mia prima esperienza in massima serie, sono emozioni forti!”
R: ”Un’esperienza particolarmente positiva vissuta nella pallamano per me è stata la partecipazione ai trofei delle aree. Ho conosciuto tantissime persone che condividono la mia stessa passione, lì ho conosciuto anche una delle mie amiche più strette Sofia Ghilardi, ho conosciuto Michela Vicini con cui ho stretto un legame speciale dal primo momento (entrambe mie attuali compagne di squadra). E poi tante altre persone con cui ho condiviso momenti incredibili all’insegna della pallamano”.

Bene, emozioni di squadra, ma per voi cosa vuol dire essere una squadra?

M: “Per me essere squadra significa essere una grande famiglia allargata, certo è che come in ogni famiglia non sempre si va d’amore e d’accordo, però ci si viene incontro ci si aiuta e ci si supporta”.
R: “Per me essere una squadra vuol dire essere una famiglia. È sempre stato così. Infatti sono felicissima di essere alla Leonessa perché è una grande Famiglia. Si sta insieme nei momenti di difficoltà, ci si aiuta a vicenda, si cerca di risolvere i problemi insieme e poi si gioisce insieme, si ride, si scherza, si fanno aperitivi, cene. Per fortuna abbiamo il capitano, il nostro capofamiglia, che ci tiene in riga quando serve! Dopo una giornata di studio o lavoro arrivare ad allenamento e trovare loro rende la giornata migliore (a parte in alcuni momenti.. 14 donne, a volte è difficile.. Ma ci si vuole bene sempre!) Squadra per me è Unione, volersi bene e condividere l’amore per questo sport!”

E per finire perché non fare un augurio alla tua compagna?

M: “A Roberta auguro il ovviamente il meglio, spero che riesca a prendersi tutte le soddisfazioni che senza ombra di dubbio merita!”
R: “A Mara auguro di non cadere da cavallo visto che ci servi tutta intera (ride di gusto!) E poi ti auguro di fare un bellissimo campionato e di essere felice sempre”.

INVITO

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).