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Aspettando le Olimpiadi – Londra 1908, il ragioniere e il maratoneta

Tra cinema e sport c’è sempre stato (e sempre ci sarà) un connubio indissolubile… e si potrebbe, senza paura di essere smentiti, aggiungere tranquillamente anche la musica, o meglio le colonne sonore.

In occasione della puntata del nostro viaggio olimpico dedicata a Saint Louis 1904 abbiamo “scomodato” il film Pari e dispari e il film Freaks, due pellicole distanti anni luce tra di loro nel genere e nelle coordinate temporali in uso sul nostro pianeta.

Proseguiamo il nostro viaggio e torniamo in Europa, precisamente a Londra, dove nel 1908 si sono disputati i Giochi della IV Olimpiade. In occasione della maratona olimpica di quella edizione ebbe luogo uno degli episodi passati alla storia: un episodio citato, in maniera ovviamente ironica, nelle tragicomiche disavventure del ragionier Ugo Fantozzi. Protagonista di tale vicenda fu un atleta italiano, Dorando Pietri.

DA CORREGGIO – Dorando Pietri (o Petri, secondo alcune fonti) aveva 23 anni quando prese parte, con la delegazione italiana, ai Giochi Olimpici di Londra. Originario di Correggio, in Emilia Romagna, mostrò sin da subito doti atletiche notevoli e così iniziò a praticare la corsa, ottenendo importanti risultati a livello nazionale. Fu così che venne inserito nella delegazione olimpica per Londra 1908.

“NO, NON LO AIUTATE, SENNÒ È SQUALIFICATO” – Nel film Fantozzi (ma anche in SuperFantozzi) il ragioniere, che rischia di timbrare il cartellino in ritardo dopo aver avuto un imprevisto, entra di scatto nei corridoi della Megaditta per raggiungere il marcatempo alle 8 e 30 precise. Sostenuto dagli ipocriti colleghi, ingaggia una lotta contro il tempo e contro gli ultimi 100 metri, stramazzando a un certo punto al suolo. Qualcuno, mosso a pietà (?), fa per soccorrerlo, ma un altro impiegato interviene sentenziando: “No, non lo aiutate, sennò è squalificato! Deve arrivarci da solo!”. Proprio quanto accaduto al maratoneta italiano nel 1908.

Pietri partecipò alla maratona (Il maratoneta è una citazione involontaria) e concluse tagliando il traguardo per primo, di fatto quindi vincendola. L’atleta italiano, tuttavia, ebbe quasi un mancamento a pochi metri dalla fine e venne quindi soccorso dai giudici di gara, in quanto sembrava stesse veramente male. Provò a rialzarsi ma cadde nuovamente, ancora una volta quindi venne soccorso dagli ufficiali di gara e riuscì a tagliare il traguardo per primo dopo diversi minuti.

SQUALIFICATO – Un aiuto che si rivelò decisivo per la sua vita (Pietri venne poi trattenuto successivamente in infermeria sino al momento in cui si fu ristabilito) ma fatale a livello sportivo: Stati Uniti e Sud Africa, infatti, giunte in seconda e terza posizione con i rispettivi atleti, presentarono ricorso per l’aiuto ricevuto da Pietri, che infatti fu squalificato. La storiografia narra che Sir Arthur Conan Doyle, all’epoca dei fatti inviato per un giornale, abbia proposto alla corona inglese di donare una coppa a Dorando Pietri, che avrebbe quindi ricevuto comunque questo trofeo, dato che venne squalificato dalla maratona. Le immagini degli ultimi metri percorsi da Dorando Pietri sono oggi disponibili in rete.

IL MEDAGLIERE – Al primo posto la Gran Bretagna con 146 medaglie (56-51-39), secondo posto per gli Stati Uniti (47 medaglie, 23-12-12), terza la Svezia con 25 medaglie (8-6-11). Per l’Italia quattro medaglie: due ori e due argenti.

VERSO IL 1912 – La quinta edizione dei Giochi Olimpici si sarebbe tenuta quattro anni dopo a Stoccolma, in Svezia.

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